ciao tarocco,
ci tengo a dire innanzitutto che non volevo affatto essere polemico con le mie parole eh..
sinceramente devo dire che non vedo l'ora che esca il libro sul metodo camoin perchè sono davvero curioso di leggere ed imparare il metodo in quanto, da quanto leggo anche dalle tue parole, sembra segua una ratio "scientifica" nel senso che ci si è dati un metodo per fare in modo di epurare la lettura dalla soggettività del tarologo. e sono d'accordissimo con te quando dici che nella lettura il tarologo deve diventare semplicemente "passivo" nl senso che non deve mettere la sua vita e i suoi trascorsi nella lettura altrimenti la inficierebbe.
ma penso altresì che il tarologo debba essere uno specchio, una sorta di tramite tra un consultante che non è in grado di cogliere il significato delle carte ed il significato stesso.
io sono convinto che, a prescindere dal metodo utilizzato, le carte siano così ricche di simboli che è impossibile non essere oggettivi se li si è studiati bene. ma al contempo accade che lo stesso simbolo possa significare cose diverse in situazioni diverse e per soggetti diversi, a volte con un significato positivo ed altre volte con un significato negativo. e qui interviene l'arte del tarologo che deve essere in grado di "soggettivare" (perdonatemi il neologismo) la lettura e calarla nell'argomento.
perchè così come per un barbone che muore di freddo un raggio di sole è la salvezza e lo stesso raggio di sole può significare la fine per un disperso nel deserto, allo stesso modo una carta può avere un significato diverso a seconda del soggetto che pone la domanda, a seconda della domanda stessa, e a seconda di quali altre carte sono apparse nel tiraggio.
alla fine nelle carte di oggettivo ci sono i simboli mentre la parte variabile è relativa alla presenza di quegli stessi simboli in circostanze differenti.
so di essere un po' troppo arzigogolato nelle mie elucubrazioni ma spero di aver fatto capire il messaggio che vorrei passare...
credo che quella che tu chiami la grammatica dei tarocchi siano proprio i simboli, gli archetipi presenti nelle carte.