par Caffèlatte » Wed Aug 31, 2011 4:03 pm
Fammi tutte le domande che reputi necessarie, anche personali, anche se dovessimo "tirarla per le lunghe" non importa. Importa che riusciamo ad estrapolare tutto, ad indagare ed approfondire... lo faremo in un gioco di squadra, ok? (quanto mi piace!!!)
Ciò che hai scritto fino ad ora è stato tutto molto toccante per me. Tutti gli argomenti sono importanti e determinanti nella mia vita. E' una ricerca dentro di me, una ricerca che faccio per migliorare, perchè ho un'ambizione e per raggiungerla devo migliorarmi. è un po' come mettere l'apparecchio per i denti o un busto per la schiena: rimango sempre io ma... dritta e con funzionalità migliori!! E soprattutto per me è un lavoro di "prevenzione"... per ora la mia vita può anche andare bene così, ma, so che non potrà andare bene così per sempre, che devo fare qualcosa per essere "pronta", "ben disposta" verso ciò che voglio diventare. Questo è il momento perfetto per tutta questa "operazione di restauro". L'intervento specifico (l'attuale situazione)mi interessa ma relativamente, quello che mi sta a cuore è un intervento su tutta la mia sfera emotiva e sentimentale... se "bonifico" tutto allora andrà bene, di conseguenza, qualunque cosa, qualunque relazione. Sento che non riesco ad esprimere esattamente il concetto che ho in testa ma sento anche che tu capisci cosa voglio dire!
Allora, andiamo alla tua lettura:
"Le Mat sembrerebbe dirci che che c'è stato un blocco , passività, inerzia, insicurezza al riguardo di una scelta d'amore. Lui era conteso tra te ed un'altra donna? Forse hai cercato l'obbiettivo, ma mi sa che ti sei imboccata sulla strada sbagliata. Hai sofferto di una crisi esistenziale?"
Ho sofferto molto, moltissimo per una crisi esitenziale. Matteo mi ha rincorsa per parecchi mesi, ma io non cedevo, stavo con un ragazzo che sembrava dipendere emotivamente da me e io non riuscivo a "ferirlo" lasciandolo. Così lui (Matteo) per "smuovermi" ha frequentato un'altra ragazza e quando mi ha detto di questa frequentazione ha parlato di lei descrivendola come "magnifica", "perfetta"... tutto subito io l'ho lasciato andare dandogli anche la mia "benedizione" col tempo, però, ho maturato quelle parole che sono diventate la scintilla per una vero e proprio senso di inferiorità e oserei dire depressione.. quello stesso stato di ossessione per quella ragazza che doveva essere perfetta ai miei occhi (che poi, a rivederla ora.... vabbè, lascio perdere) mi ha permesso di lasciare (brutalmente) il ragazzo col quale stavo per andare a rincorrere disperatamente Matteo. In più la pillola che prendevo non mi ha aiutata, poi il mio stato fisico... insomma, tutto ha concorso ha farmi passare due anni in una cirsi della quale neppure mi rendevo conto. Mi vedevo una nullità e mi ero "arresa" al fatto che io fossi così, che non potevo farci nulla. Poi Matteo, il mio ex, mi ha lasciata, io... beh io ero polvere, neppure a pezzi era rimasta solo polvere di me. Se ho continuato a studiare è stato solo perchè dal mio lavoro dipendevano i voti e la carriera di altre persone. Ero così giù che sbadatamente ho smesso di prendere la pillola ma proprio quella sbadataggine" ha permesso di "liberarmi" del primo peso e di cominciare il processo di "fioritura"... lungo ma esponenziale!
Questa molto brevemente la storia della causa apparente della mia crisi. Ora mi rendo conto però che probabilmente quel senso di inferiorità era qualcosa di molto forte e presente già da prima che ha solo trovato un pretesto per manifestarsi con quella vicenda.
Ma vado avanti:
"E come se tu avessi perso il bene che reputavi più prezioso: l'autonomia di vita e di scelte."
Sì, Matteo o forse io stessa mi sono messa in una posizione di dipendenza affettiva da lui. Volevo a tutti i costi essere perfetta piacergli ma questo annullava il mio modo di essere, che lui amava così tanto... io l'ho annullato, mi sono mostrata per la persona che non ero e che credevo che lui volesse, volevo essere migliore di lei e non mi rendevo conto che lei non era nulla, solo uno strumento per farmi andare da lui, era solo un ricatto e io invece la vedevo come una montagna da scalare... ma non avrei mai potuto scalare quella montagna perchè... semplicemente perchè non esisteva, era nella mia testa e non aveva neppure forma perchè neppure l'avevo mai conosciuta o vista. Avrei dato qualunque cosa per parlarle, per studiarla, per capire dove avrei dovuto essere come lei e dove sarei dovuta essere migliore. Ho passato mesi terribili a cercare di raccogliere ogni informazione da chi potesse conoscerla... e poi mesi terribili a cercare di strapparmi quella storia dalla testa.
é impressionante quanto sia potente il cervello, e io me ne sono fatta un'idea con tutta questa storia.
Io non so se sia mania di perfezionismo o dei vuoti che hanno lasciato i miei genitori. So che sto dando l'anima per migliorare, perchè nulla di ciò che ho passato si ripeta, per cercare, in un futuro di vivere le cose con serenità, semplicità e apertura verso il prossimo, senza il terrore di perdermi ancora. La cosa orrenda è che sono convinta di aver perso Matteo per sempre, di aver perso la persona che era destinata a me, l'unica metà della mela che ci sia nell'intero creato, io l'ho perso per un "clic" che un giorno il mio cervello ha fatto, l'ho perso per una carenza, per un insicurezza che all'improvviso mi ha fagocitata. Lui non ha torti, lui ha fatto di tutto per me, per noi e per molto tempo, un tempo straziante. Sono io che sono stata in ritardo, sono arrivata in ritardo su tutto e non mi sono fidata nè di lui nè di me stessa.
E un dolore enorme anche adesso che è passato più un anno e mezzo. Ho ripreso la mia vita meglio di prima, ora è bellissima ma il suo pensiero mi accompagna ogni istante. Credevo che questo tempo sarebbe stato sufficiente ma non è così, sono ancora qui a parlarne e piangere. Spero solo che questa ferita serva, che il cielo mi dia un'altra opportunità di essere felice e di avere una relazione che sia di completamento, di complicità... ho cercato, ho cercato di capire se al mondo esistono persone almeno lontanamente simili a lui... le persone sono uniche, nessuno è o può essere lontanamente simile a lui, a me o a noi due messi insieme. Lui era me al maschile ma con quel qualcosa di diverso che ci permetteva di incastrarci alla perfezione. Ciò che non mi da pace è che lui, in fondo, non mi ha conosciuta, ha visto una me malata, distruttiva... e non sono io, io sono diversa e me ne accorgo ora, ora che mi sto conoscendo anche io per la prima volta.
Comunque per tornare all'autonomia sì, è vero. Sono fin dalla nascita una persona autonoma e indipendente per carattere. Mia mamma, tempo fa, in mezzo ad altre persone si è lasciata scappare che lei spesso ha sofferto di questo mi carattere così "solitario"... dice che l'allontanavo spesso, che volevo spesso fare tutto da sola, senza di lei. Lei per rispetto, pensando di fare bene, di rispettare i miei spazi e le mie esigenze ha rispettato la mia "richiesta" ... ma forse così facendo mi ha tolto importanti dimostrazioni di affetto, importanti "informazioni" che si trasmettono solo fisicamente, solo con piccole esperienze quotidiane. Non credo stia tutto qui ma sicuramente in queste piccole nozioni c'è già molto.
"Tu diffidi dal tentare nuove imprese"
Sì, T., io ho paura di lasciarmi andare, di perdermi, di perdere l'equilibrio, ho paura di scegliere la persona sbagliata. Ho paura di trovarmi a rivivere alcuni aspetti del rapporto dei miei genitori e dei miei nonni materni. Ho paura di non riuscire a slegarmi dalle persone. Ho paura di innamorarmi ancora... anche se lo vorrei!
"La Giustizia invece sembrerebbe parlare di un taglio molto forte e netto. Non eri mica sposata? In amore ti senti una persona indifesa a cui manca l'equilibrio. Sembra che tu viva momenti di grande sconforto. E come se tu subissi le conseguenze di un'azione errata. Sei stata in qualche modo ingannata?
In qualche modo potrebbe c'entrare tua mamma?"
Qui capisco poco le tue domande... ma provo a rispondere...
allora no, non ero sposata! ma Matteo aveva accennato più volte ad una convivenza e io avevo nella mia testa già fatto progetti di matrimonio o comunque di una vita insieme, poi ero molto legata alla sua famiglia (tanto che ancora ora cerco occasionalmente sua mamma)
Il taglio molto forte e netto lo ha dato lui... e io mesi dopo ho dovuto "piegare" i sentimenti, la volontà a questo dato di fatto e sforzarmi di andare oltre, forse nel modo sbagliato perchè oltre a tirarmi su le maniche e rimpire la mia vita di varie occupazioni ho anche frequestato molte perosne, tutte senza che io provassi un granchè. Cercavo in ognuna un appiglio, un modo per non pensare, per convincermi, soprattutto, che lui non era davvero l'unico che potesse essere adatto a me. ...Il tempo mi ha dato torto perchè ogni storia, invece, mi ha riconfermato puntualmente che... che io stavo bene davvero solo con lui e nessun'altro.
Infine L'Imperatrice che ha problemi con la parte sociale della donna, che non ha le idee chiare, non riesce ad avere pensieri chiari. Ha problemi di progettare....(proprio tu che sei architetto... - faccio per sdrammatizzare...eh!!!) . Non ci sono idee che dovrebbero/vorrebbe essere concretizzate. Sei confusa.
Sono confusa perchè il mio desiderio è di avere una rogettualità con una persona, è di avere una persona di cui innamorarmi, che mi ami, con la quale costruire una vita... ma le ferite, le testa, i sentimenti mi portano in un'altra direzione.
Cosa intendi quando dici "l'imperatrice ha problemi con la parte sociale della donna"? cosa vuol dire?
Con mio padre ho un rapporto cntraddittorio, quello che calssicamente potrebbe essere definito di "amore e odio". Lui ha una grande stima di me e io di lui. e ci vogliamo un gran bene... ma ci sono cose che ci mettono agli antipodi, piccoli modo di fare e di relazionarci che soprattutto io faccio fatica ad accettare. soprattutto la cose sono quiete ora, ma fino a un annetto fa io e lui non potevamo quasi vederci perchè ogni volta era la volta buona per litigare... o almeno lo era per lui che è quello bellicoso. A lui fa impestialire che io invece sia, anche nelle litigare, estremamente razionale e fredda, difficilmente è riuscito a farmi "sfogare", a farmi perdere le staffe e farmi tirare fuori tutto. In generale potrei dire che il nostro rapporto è ben rappresentato da questo periodo, ma in realtà, in tutta la mia vita con lui è sempre stata una guerra psicologica. Ci mettiamo pressione a vicenda ed entrambi sappiamo molto bene quali punti deboli andare a toccare e in quali modi stimolarli. Mio papà è inoltre molto geloso di me ed ha con me un atteggiamento molto diverso che con mia sorella... veceversa questo succede tra mia mamma e mia sorella... sembra che in casa ci siano due coppie: mia sorella e mia mamma, io e mio papà e in generale io mi sento anche abbastanza al di sopra di queste coppie perchè succede, a volte, che io mi senta responsabile per tutti. A volte mi sento come la "colonna portante d'emergenza"...ovvero nelle situazioni di crisi (e ce ne sono state molte negli ultimi 12 anni) io sento come l'unica colonna di carico dei pesi funzionante... mi sento di "servizio" alla famiglia... un po' come la zampa dei fenicotteri che sostiene tutto il corpo quando vogliono far riposare l'altra... solo che sono sono interscambiabile perchè mia sorella non è stata "programmata" per svolgere la stessa funzione!!
Scusa se sono stata così lunga.
Ti devo ringraizare molto perchè era davvero molto molto tempo che non parlavo di Matteo... e ed era molto che non indagavo più così approfonditamente.
Grazie davvero tanto
Buona serata
Make you less than you are