Forum Camoin du Tarot

[agata_b1974]

Ciao Rita,
grazie.
Per quanto riguarda l'ingiustizia, sicuramente l'ho vissuta rispetto a L. Nonostante sia stata io a lasciarlo, nei mesi successivi ho comunque cercato di stargli vicino e di fargli capire che anche se non stavamo più insieme io avevo una grande stima e affetto per lui, volevo cercare di rendere meno doloroso il passaggio e non volevo che si sentisse "rifiutato" come persona, probabilmente una missione impossibile. Viceversa quando io sono tornata sui miei passi, all'inizio ho trovato affetto, ma poi mi sono vista chiudere la porta in faccia insesorabilmente. Ora razionalmente capisco che lui ha avuto bisogno di fare questo passaggio per poter riprendere in mano la sua vita, ma questa chiusura e alcune cose dette e fatte secondo me con cattiveria e rabbia (anche queste forse comprensibili), continuano a girare nella mia testa e alimentano il mio senso di colpa.
Vorrei tanto che ci potessimo incontrare e ritrovare un modo sereno di rapportarci, non più come coppia, ma come due persone che si sono amate e che possono continuare a volersi bene in modo diverso, questo desiderio penso sia una delle cose che mi tiene legata al passato anche se razionalmente capisco che non dovrei avere fretta, perchè probabilmente non siamo ancora pronti per questo.
Vorrei davvero con tutte le mie forze uscire da questo incubo perchè mi sento in trappola. Mi suggerisci di "accettare la scelta fatta e contemporaneamente accettare la sofferenza, vale a dire affrontare il dolore", me lo dico anche io, ma sembra che la mia testa vada per conto suo nonostante i miei sforzi. Approfondire il senso di questa "ingiustizia" che io percepisco potrebbe essere la chiave per superare il passato? Una cosa che non riesco a capire bene è l "accettare" il dolore, non so come fare, forse perchè ho sempre cercato di scappare in tutti i modi dalla sofferenza e purtroppo anche dalla "vita", non so come smettere di scappare.

Per quanto riguarda mia mamma ci vogliamo molto bene, ma siamo "lontane", probabilmente l'ingiustizia la sento anche rispetto a lei, penso di non sentirmi accettata fino in fondo nonostante l'affetto. E' una persona perfezionista che vuole che tutto sia sotto controllo e perfetto anche le persone che ha intorno. Quindi ho difficoltà ad accettare i miei errori e ad accettare me stessa per quella che sono, non perfetta, mi sento sempre in difetto di qualcosa. Pur consapevole che dovrei accettarmi e volermi bene e che comunque nella vita siamo in evoluzione e in cammino, ho una vocina dentro di me che mi critica in continuazione.
Questa difficoltà penso si riallacci bene con la difficoltà di accettare la scelta di aver lasciato L.

Nota: mettere una distanza tra me e miei genitori è stata una delle ragioni per cui ho scelto un'altra città dove vivere.

Cara Rita, questo è quello che sto vivendo, rileggendo quello che ho scritto vedo chiaramente il blocco, cose comprese razionalmente, ma qualcosa di irrazionale che non mi fa andare avanti.
So che non ti puoi certo sostituire ad una terapeuta, ma anche le tue letture mi stanno aiutando a confrontarmi con questi nodi.

Grazie
Agata

[agata_b1974]

Rita, una curiosità, chi potrebbero essere il papa e l'imperatore?
Grazie
Agata

[Rita]

Ciao,
ciò che hai scritto, suggerisce l’idea che probabilmente il nodo centrale riguarda il rapporto con tua mamma, e la storia con L .ha riportato in superficie quelle emozioni che forse con la distanza avevi cercato di mettere a tacere.
Razionalmente hai capito ed accettato la situazione, ma emotivamente non sembrerebbe.
I conflitti sono quasi sempre a livello emotivo. Quindi quando il Tarot suggerisce di accettare il dolore significa proprio di non scappare.
Mi fa piacere che tu abbia fatto i giusti collegamenti, era proprio la mia intenzione.
Possiamo passare alla parte pratica della lettura, cioè alla tua domanda originale.
La tua intenzione di cambiare città ( I a rovescio – XVIII a rovescio) ha un problema.
In soluzione all’intenzione sembrerebbe stare fermi, e con le mat che va verso il IIII a rovescio, con in soluzione il XVI, sembrerebbe indicare che cambiare città, pensando di andare verso la gioia, in realtà andresti verso a problemi di concretizzazione, perché probabilmente il tuo progetto è imbrigliato dall’illusione.
In pratica scappare dal problema ti porterebbe a problemi maggiori ( XII – le mat – IIII a rovescio – III – XV).
L’unica soluzione a tutto il tiraggio è il XVI, e siccome parli di comprare casa, hai proprio la casa in soluzione e nel luogo in cui stai.
Per quanto riguarda il lavoro, il tarot è favorevole al cambio di mansioni ( XVIII in presente).
Perciò ti chiedo.
Hai possibilità di prendere più potere all’interno dell’azienda?
Quando parli di cambiare lavoro, hai in mente qualcosa di preciso?
Un saluto.
Rita.

[agata_b1974]

Ciao Rita,

il collegamento c'è in effetti, la chiave è probabilmente anche nel riuscire a separare queste due fonti di sofferenza e attraversare il dolore...quando riuscirò sarà una grande conquista. La cosa strana è che in passato ci sono già state persone che ho dovuto lasciare andare con più o meno fatica, ma questa volta mi sta costando tantissimo probabilmente per questa chiusura netta che non mi aspettavo e che non è nel mio carattere e perchè avevo immaginato di costruire una famiglia con lui, la prima persona della mia vita con cui l'ho immaginato seriamente e che se lo avessi voluto al momento giusto sarebbe stata la persona più felice del mondo (interromperò presto questo circolo vizioso).

Passando al cambio città, la scelta sarebbe dettata dal fatto che in questa situazione di grande difficoltà, sento anche una grande solitudine,l'altra faccia della libertà conquistata, anche se pian piano un po' di legami li sto ricreando. Cambiando città e avvicinandomi alla mia famiglia, potrei avere il loro amore e questo potrebbe darmi un po' di serenità e una base un po' solida su cui ricostruire. Voglio a tutti molto bene (genitori, sorelle nipoti), in particolare il legame con mia sorella più piccola si è molto rafforzato in questi mesi. Inoltre, pensando ad un futuro più lontano, mi piacerebbe avere una famiglia e dei figli e poterla condividere con loro.
A proposito del cambio di città non mi è chiaro il significato di "in realtà andresti verso a problemi di concretizzazione, perché probabilmente il tuo progetto è imbrigliato dall’illusione"... In pratica scappare dal problema ti porterebbe a problemi maggiori". Secondo i Tarot qual è il problema da cui scapperei? e quali sono i problemi maggiori che incontrerei?
Te lo chiedo perchè il cambiare città non mi sembra scappare dato che in realtà il problema è dentro di me e mi molto legato al passato.
Una possibile spiegazione che mi viene in mente è che andare a rifugiarmi negli affetti significherebbe non affrontare da sola le difficoltà che sto incontrando, ma non è umano quando si sta male cercare l'affetto delle persone care? Dubbi li ho anche relativamente alla vita sociale e culturale e alla possibilità di conoscere persone nuove e di fare esperienze nuove se mi trasferisco, c'è poi la paura di "soffocare".
Mi dici che i tarot vedono positivamente che io rimanga nella città dove vivo ora, sono favorevoli anche all'acquisto della casa che sto valutando in questi giorni? Si vede se in questa città posso tornare a stare bene?

Lavoro....anche in questo caso il momento di transizione potrebbe essere una buona occasione da sfruttare per un cambio. Al momento lavoro, diciamo così, nel mondo scientifico e una cosa che sto valutando è di cercare di entrare nel mondo della comunicazione ambientale, sfruttando le mie conoscenze sull'ambiente e approfondendo gli aspetti di comunicazione. Ultimamente mi sono fatta assegnare una nuova mansione (aspetti relativi alla comunicazione) nella società dove lavoro e sto cercando di fare del mio meglio. Questo mi sta mettendo in buona luce con uno dei capi (donna), ma non credo che mi farà avere più potere, forse un maggiore apprezzamento.
Altre possibilità, completamente diverse che si potrebbe pensare di avviare, se torno verso la casa di origine, sono: creare una società che fa educazione ambientale in senso lato o avviare una attività con i bambini (ludoteca, baby parking, ecc.).
In generale, c'è da dire che pur avendo io scelto studi scientifici mi sento più affine al mondo della letteratura e dell'arte è anche per questo che sono un po' in crisi rispetto al lavoro che faccio. Questa è la ragione del tentativo di approcciarmi al mondo della comunicazione, che tra le possibilità di cambiare mi sembra essere più vicino alle mie inclinazioni. Inoltre nel mio lavoro io elaboro strategie e politiche per cui in realtà non vedo concretamente i risultati del mio lavoro e invece avrei bisogno di "toccare con mano" i risultati.

Rita, ho scritto di nuovo un papiro, ma mi sento a mio agio e compresa e mi sono entusiasmata di questo scambio. Grazie mille e complimenti per le tue letture.

Agata

[Rita]

Ciao,
avrei bisogno di porti ancora alcune domande.
Il fatto che tu abbia cercato di essere all’altezza delle aspettative di tua mamma (che da come la descrivi il compito deve essere stato arduo) ha creato in te sentimenti di rancore nei suoi confronti?
E’ possibile che, dovendo essere all’altezza, non poteva essere concepibile avere questi sentimenti “riprovevoli” e quindi li hai proiettati su di te?
Lo so, sono un po’ noiosa con tutte queste domande, ma credo che tu abbia mentalizzato molto per riuscire a farti andare bene una situazione che, molto chiaramente, dal punto di vista emotivo non hai accettato per niente, perché in fondo voler bene a qualcuno comporta anche il fatto di accettarlo così com’è con i suoi pregi e i suoi difetti.
Un saluto.
Rita.

[agata_b1974]

Ciao Rita,
grazie mille delle tue domande.
Ora che mi fai riflettere non lo posso escludere, ma non so se provo rancore nei suoi confronti, la cosa che sento è che nonostante abbia come dici tu "mentalizzato" l'origine del problema, continuo a sentire un profondo senso di insicurezza e un dolore come un rifiuto ad accettarmi così come sono. Inoltre quello che tu dici rispetto al voler bene agli altri è proprio vero ed è una delle cose che mi rimprovero, non riuscendo ad accettare le mie di debolezze non riesco ad accettare nemmeno quelle degli altri, L. compreso che è una persona splendida, ma quando stavamo insieme le sue insicurezze mi hanno fatto allontanare. Dovrei accettare anche i limiti della mia mamma. Il punto è che c'è un blocco tra la mente il cuore.
Hai usato la parola "mentalizzare" e la trovo azzeccata, è li che scappo dalle mie paure e insicurezze e dalla mia emotività che considero eccessiva. Il punto è come sbloccare questo meccanismo, nemmeno l'intensità di quello che sento in questo momento ci sta riuscendo, credo sia per questo che mi sento in "trappola".
Grazie
Agata

[Rita]

Ciao,
ti sei accorta che da quello che scrivi sembra che tu stia perpetuando il comportamento di tua madre?
Nonostante tu abbia messo della distanza tra te e lei, continui ad essere condizionata dalle sue aspettative.
Perché ti comporti come tua madre, nonostante la sofferenza che ti ha procurato?
Te lo chiedo perché tu scrivi che non riesci ad accettare le tue debolezze ecc.. e quindi sembrerebbe che riversi sugli altri, ciò che ti ha fatto soffrire.
E’ anche vero che questi atteggiamenti, per chi li sa capire, indicano una richiesta d’aiuto che forse, da quello che hai assorbito da tua madre, il chiederlo esplicitamente non sarebbe stato ammissibile.
Nel primo tiraggio si vede il rancore verso tua madre (II a rovescio – XIII a rovescio – XVII) con l’ VIII – XVII in estremità dovresti accettare la tua mamma così com’è.
Le soluzioni le mat – IIII a rovescio e XVI, sembrano suggerire che dovresti cercare di maturare e con il XVI indica che è proprio necessario.
La maturità che intende il tarot è riferita al fatto che ti sei cristallizzata in quella bambina che non si è sentita accettata dalla madre.
L’Agata adulta dovrebbe andare dall’Agata bambina e dirle che le vuole bene e che la proteggerà. Occorre dire all’Agata bambina che non deve più aver paura.
Se la soluzione si attuasse, tu guarderesti la trasformazione, dolorosa ma necessaria, e la figlia che in passato ha cercato di farsi accettare dalla madre, sparirebbe lasciando il posto all’armonia tramite questa crescita interiore.
Questo è il problema, che se non risolvi te lo porterai dietro a vita, ecco perché il tarot ha detto che scappare da un problema ti porterebbe, alla lunga, a peggiorare la situazione. La risoluzione di questo nodo, che ti fa sentire in trappola, è la prova che dovresti superare per la tua evoluzione. E’ normale che in questo stato di difficoltà tu voglia avere gli affetti vicini ma se non risolvi questo nodo sarai sempre a combattere con lo stesso problema e cosa peggiore, inasprito dal destino, per obbligarti ad affrontarlo.
Da qui si capisce il perché il tarot è favorevole alla casa.
Nel secondo tiraggio, con XVII a rovescio – XVIII – III a rovescio si vede che tu guardi tua mamma, ma sei a rovescio.
Confermerebbe che in qualche modo ti condiziona ancora. Con in soluzione V – IIII sembrerebbe indicare di concretizzare il consiglio e contemporaneamente come hai detto un maggior apprezzamento e se i tarot lo mettono in evidenza vuol dire che per te sarà importante.
Alla luce di questo non ti converrebbe cercare di lavorare sul dolore e sciogliere il nodo dove stai e semmai dopo, avvicinarti ai tuoi e cambiare lavoro?
Se il tarot te la indica come soluzione vuol dire che sei in grado di farcela.
Un saluto.
Rita.

[agata_b1974]

Cara Rita,

grazie infinite per la pazienza e la delicatezza con cui mi hai portato a chiarire questo nodo e complimenti per la tua capacità di leggere nel profondo.
La mia razionalità mi aveva portato a vedere alcuni degli aspetti che sono emersi e mi rendevo conto che c'è in me un "rifiuto/paura" per me e gli altri che hanno un' origine più profonda. Una parte della mia consapevolezza si era risvegliata, ma una parte continuava a "spingere" senza trovare un'uscita, la trappola. Ora mi sembra di vedere una lucina in fondo al tunnel.
Mi è anche più chiara la difficoltà di accettare la fine della storia con L., mi ero resa conto che in tutto il nostro viaggio insieme c'era qualcosa che non mi faceva essere libera. Per lui ero un punto di riferimento e io non mi sentivo in grado di esserlo per lui quando non lo ero nemmeno per me. L'ho lasciato, ma mi è sembrato di averlo tradito, non avrei voluto farlo soffrire e farlo sentire rifiutato dalla persona che amava incondizionatamente, ma questa è Agata bambina che parla a L. bambino, probabilmente anche lui ha riposto in me la sua aspettativa d'amore che non ha ricevuto dalla sua mamma/famiglia. Siamo due persone adulte e solo l'amore per noi stessi ci può rendere in grado di amare gli altri. Spero un giorno di poter parlarne con lui.
Tornando ad Agata e alla sua mamma ora che vedo più chiaro penso che una gran parte del nodo sia proprio li, più alcune dinamiche familiari che hanno acuito questo disagio (come il rapporto conflittuale, nell'infanzia, con mia sorella maggiore), ora non resta che trovare il modo di passare attraverso questo dolore, un modo potrebbe essere lasciarlo scorrere, ma la mia testa blocca o potrei affrontare il tema con mia mamma, magari chiedendo ogni tanto risposte ai miei dubbi. Sicuramente come dici tu accettare anche i suoi limiti.
Il cambiamento casa/lavoro mi crea un po' di apprensione, perchè ho più di 35 anni e mi sembra di non poter aspettare troppo per farlo, ma per ora ascolto il consiglio e prendo tempo per trovare il mio equilibrio.
La sofferenza che è scoppiata così forte è dovuta anche al fatto che mi sembra di aver in parte sprecato la mia vita, per superare le mie difficoltà ho cercato di mettermi di fronte a tante prove (ho cambiato città, ho viaggiato, mi sono cimentata in lavori diversi, mi sono "buttata" in situazioni nuove e divertenti), ma in fondo c'era sempre la paura e l'insoddisfazione, ho vissuto la vita come una "guerra" contro me stessa, invece di goderne. Comunque ora posso ricominciare e non vedo l'ora di assaporare il gusto della vita.

Se posso, per il lavoro sto andando in una buona direzione?

Grazie con tutto il cuore
Agata

[Rita]

Ciao,
smettila di giustificarti ad ogni occasione ed accettati con i tuoi pregi e i tuoi difetti!!!!!
Il primo passo consiste nel perdonare chi ti ha procurato sofferenza e il secondo consiste nel perdonare te stessa delle presunte”debolezze”.
Credo sia il caso di dire sia all’Agata bambina che adulta, che la guerra è finita.
Non hai sprecato la tua vita, semplicemente dovevi passare per quella strada e imparare qualcosa per poterti evolvere.
Per quanto riguarda il lavoro la risposta la troviamo al fondo del secondo tiraggio.
Con il XVII a rovescio – XVIII – III a rovescio – XX ed in soluzione XVIIII – V – IIII il tarot indica che il cambio di mansione chiesto riguardante l’aspetto della comunicazione va bene.
Il III, in questo caso tu, sei a rovescio come ad indicare una sorta di “confusione” sul da farsi ma la soluzione indicata sembrerebbe dire di concretizzare il consiglio. Se la soluzione si attuasse il III si raddrizzerebbe e guarderebbe una nuova vita ( che può essere nuovo modo di vedere la vita, nuovo amore, nuove amicizie, cioè c’è l’idea di vivere qualcosa di completamente nuovo, nonché la fine di un ciclo e l’inizio di un altro decisamente più gradevole). L’evoluzione del tiraggio in effetti è molto bella perché da un XII, quindi una situazione problematica passi al XX dove tutto è nuovo.
Non si può dire che sia nell’immediato, ma in fondo tu dovresti lavorare su questa trasformazione interiore che consiste nel cambiare il modo di percepire te stessa e forse anche gli altri.
Un saluto.
Rita.

[agata_b1974]

Cara Rita,
messaggio ricevuto!
Sono rimasta super colpita dal mondo dei Tarot, dalle tue letture, dalla possibilità di leggere su molti livelli e soprattutto di leggere un'evoluzione. Nessuna "bacchetta magica", ho capito che il nostro futuro è nelle nostre mani e il comprendere fino in fondo "dove siamo" e perchè ci permette di camminare nel mondo con più consapevolezza, in modo che la parte più istintiva/intuitiva di noi ci guidi nella direzione migliore per la nostra realizzazione. Mi è venuto il desiderio di approcciarmi al mondo dei Tarot Camoin.
Hai una grande dote e immagino che tu abbia studiato molto per arrivare a questo livello di lettura, davvero complimenti, sono felice di averti incontrato sulla mia strada.
Agata adulta e bambina, di nuovo insieme, ti ringraziano con tutto il cuore.

[Rita]

Ciao Agata,
ti ringrazio, troppo buona.
Mi fa piacere di apprendere che hai capito appieno la potenza di questo Tarot, ossia l’espansione di coscienza.
In effetti questo metodo permette, in uno stesso tiraggio, la lettura su più livelli.
Ecco perché non serve fare una miriade di tiraggi come spesso avviene.
Se hai desiderio di conoscere questo mondo, ti informo che Camoin darà dei corsi a Milano dopo il 20 luglio.
Il calendario lo trovi sul sito.
Dato che lo studio non finisce mai, senz’altro io sarò presente.
Ti faccio un in bocca al lupo per il tuo percorso.
Un saluto.
Rita.

[agata_b1974]

Cara Rita,
sto proseguendo il mio cammino, ci sono momenti in cui mi sento la forza per cambiare e altri in cui il "vuoto" prende il sopravvento. Spesso rileggo i tuoi messagi per ritrovare lucidità e ispirazione e se puoi ti vorrei chiedere se sono sulla strada giusta per trovare l'armonia ed l'equilibrio che sto cercando e se c'è qualcos'altro che i tarot mi suggeriscono di trasformare.
Ti ringrazio in qualsiasi caso.
Agata

[Rita]

Ciao,
al momento sono impegnata ma se vuoi aspettare sicuramente ti risponderò.
Un saluto.
Rita.

[agata_b1974]

Certo che aspetto .
Grazie
Agata

[Rita]

Ciao,
il tiraggio indica con le mat a rovescio che sei rivolta verso un ciclo di vita che avrebbe dovuto essere concluso.
Con l’ VIII a rovescio sembrerebbe che in questo momento il tuo equilibrio sia in difficoltà.
Questo disequilibrio mette una spada, cioè un impedimento alla tua rinascita XX.
Quindi ti chiedo, cosa ti impedisce di andare avanti per la tua strada?
Un saluto.
Rita.