Buongiorno care,
oggi va decisamente meglio, mi sento molto più lucida e serena rispetto alla situazione. Mi sono andata a rileggere lo scambio avuto con Pescidoppio su questa storia, quando a gennaio ci fu la rottura della storia "ufficiale". Il post si chiama litigio, all'epoca mi era molto più chiaro il suo problema, ciò che poi complica anche la relazione con me.
Ha molta difficoltà a uscire dal suo problema (dipendenza), leggevo stamattina (cerco di informarmi come posso, visto che non mi è mai capitato prima di affrontare una situazione del genere) che più si decide di uscire, più viene voglia di continuare. E' esattamente così, quando è lucido lo sento deciso, pronto, stanco di questa vita (sono molti anni ormai e ora è coinvolto più che mai), ma poi gli sale quell'ansia da dover placare il più presto possibile, che lui non riesce proprio a controllare.
Conoscere il suo problema mi serve un po' a capire come posso aiutarlo, non voglio con un atteggiamento sbagliato rendermi complice o giustificarlo. So benissimo però che se non decide lui, non posso fare niente io. Nei tiri è sempre ripetuto il concetto di unione, di coppia perfetta. Non voglio abbandonarlo al suo destino, non me la sento, ma come faccio a portare avanti questa relazione a queste condizioni? Con tutto il dispendio di energie che mi sta già comportando...
Vi lascio una domanda, dopo queste mie considerazioni più lucide, qual è la cosa migliore da fare per me?
Spero di non darvi noia, fate quando volete, vi scrivo e già le nebbie si diradano.
Un abbraccio!!