E' passato un anno e lui è tornato per altre tre settimane. Ha parlato di me con una mia collega, con la sua ragazza (perché ora quello fidanzato è lui) e con i suoi amici, ma non ha mai creato il pretesto per chiarire con me ciò che era accaduto. Ho notato che dopo aver saputo che ora sono single ha assunto un atteggiamento più "agitato". Gli ho chiesto di parlare e ciò che ho ottenuto da parte sua sono state (secondo me) delle bugie per autoconvincersi e convincermi che lui per me non aveva provato nulla. Le sue parole però si contraddicevano da sole. Ha negato cose che sono successe davvero. Io non ho avuto il coraggio di smentire ciò che mi diceva, solo perché sarebbe stato troppo mortificante sentirlo difendere una versione rivisitata dei fatti. Mi sembra però che ora stiamo male entrambi e, pur tenendoci distanti, continuiamo a cercarci con lo sguardo.
Razionalmente mi dico che non è il tipo di uomo che andrebbe bene per me, è il mio esatto contrario su molte cose. Ma ce ne sono altre, più profonde, che sento che ci fanno risuonare e ci tengono inconsciamente uniti.
Non potendo contare sul suo coraggio di affrontare la situazione, mi domando: io cosa devo fare? Tentare il tutto per tutto per averlo o lasciarlo andare?

















Forse ho sbagliato ad attribuire al fato la sua comparsa nella mia vita, però faccio molta fatica a pensare che non sia stato destino.