Sul fatto che il caos regni sovrano non c'è dubbio.
La verità è proprio questa.
Resta il fatto che anch'io temo che lui abbia una sorta di "doppia personalità", o che magari sia solo molto confuso.
Oggettivamente ha scelto il suo amico.
Ora, lui effettivamente potrebbe essere molto arrabbiato in questo momento (soprattutto dopo l'ultimo brutto litigio che abbiamo avuto).
E' sconcertante, tuttavia, come lui tenti di farmi riavvicinare al "nostro amico" nonostante tutto quello che è successo. Continua a perorare la sua causa (poverino, soffre, non è cattivo...ecc. ecc.).
Ti avevo già accennato al legame "morboso" che li lega... sembrano loro due la "coppia perfetta".
Stando le cose come mi dici anche tu, pare dunque che l'unica scelta corretta da fare sia lasciar perdere tutto.
Tentare di riavvicinarmi a lui vorrebbe dire, credo, che dovrei riprendermi anche l'altro. Non mi sembra fattibile, almeno non al momento (anche i miei amici più cari mi consigliano di uscire al più presto da questa situazione... si rischia di impazzire).
La mia rabbia è autentica e molto forte al momento.
Non so...
Ti dico solo che prima di tutto ciò, andavamo davvero molto d'accordo (anche come amici, intendo). Lo vedevo una persona energica, positiva, un po' matto forse, ma una persona in gamba, pronta ad aiutare (e con me lo ha fatto) nel momento del bisogno.
Insomma, ero convinta che il suo bene fosse autentico, perchè lo sentivo davvero così.
Poi evidentemente qualcosa è andato storto
O semplicemente ha solo voglia di storie che non gli diano grossi problemi.
Ma poi, alla fine, chi ne vuole?