Accolgo e registro la chicca su Etteila ma mi corre l'obligo di precisare che fu Francesco Marcolini da Forlì nel 1540 a scrivere "le sorti"dove insegna il gioco dei tarocchi ni forma oracolare con 60 domande e 30 risposte.
Di certo questa è una vexata questio che ha il suo fascino, ma più rivedo i miei appunti sui primi secoli di esistenza dei tarocchi e più mi rafforzo nel mio pensiero.
Innumerevoli sono i testi che parlamo dei tarocchi a vario titolo, impossibile citarli anche solo in parte,ma e storia che fino all'esplosione della moda parigina nessuno aveva considerato la lettura rovescia,personalmente non amo seguire una linea solo perchè e sempre stata così, ma in questo caso credo che la tradizione abbia ragione.
Palla al centro dunque? mah! mi sembra di poter dire che forse dividere i tarocchi da quello che esprimono e quello che ci si può fare sia una strada forse percorribile che ne pensi?.
Dopo tutto e anche vero che nei primi secoli di esistenza nessuno faceva riferimento ad un uso psicologico o terapeutico degli arcani quindi una evoluzione in questo senso e accettabile.
Resta il fatto (per me) che alcuni arcani letti al rovescio mi sembrano la negazione di se stessi,
Penso che se si voleva stimolare chi guarda l'appeso, c'è riuscito perfettamente, ma nella lettura rovescia questa percezione viene subito stravolta, e non ne capisco il senso, si poteva disegnare un arcano diverso non credi? sono in possesso di un mazzo di Visconti composto da un numero superiore di arcani rispetto ai canonici 78 e quindi penso che il mazzo a 78 carte sia una evoluzione, una ottimizzazione nei suoi significati a scopo divinatorio.
Sulla torre poi, scusami Paris ma proprio con tutta la buona volontà non riesco a percepirlo come tu dici, per te leggerei i tarocchi anche di taglio ma la torre no!! oltretutto cambierebbe alquanto il percorso del bagatto iniziato dal n. 1 e che termina nel mondo.
Ma ora ho io una domanda per te, ho notato che tu e altri residenti di casa Camoin, leggete i miei temi proposti nel forum ma filtrate tutto attraverso il Camoin pensiero, ma guardare dalla finestra ogni tanto? ed ancora, come e mai possibile che nessuno di casa Camoin abbia mai una obbiezione,
una contestazione, un dissentire su un qualche aspetto di questa scuola di pensiero? vi identificate a tal punto con la scuola Camoin da non avere mai dubbi?
Ciao Paris
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