Cara Rita,
Con la gerarchia ho un rapporto non molto conflittuale: tendo ad essere conciliante con i capi, anche se esprimo i miei pareri, anche quando questi sono contrari ai loro, poi accetto comunque le loro decisioni.
Con i sottoposti ho un rapporto di ascolto e di responsabilità, pretendo che lavorino bene, mi occupo delle loro esigenze.
Con mio padre il rapporto era molto difficile. Mio padre ha avuto un´infanzia a dir poco orrenda e iper traumatica, è nato prima della guerra e ha vissuto violenze inaudite. Da adulto è diventato molto violento a sua volta e affermava di odiare i suoi figli. Di fatto mio padre è rimasto semi paralizzato e molto malato quando avevo 10 anni ed è morto molto giovane e negli anni della sua malattia mi sono occupata di lui, visto che mia madre era anche lei molto malata. Era difficile, visto che lui mi manifestava odio, disprezzo, disapprovazione, in ogni caso provavo molta pena per lui (anche se non credo di averlo potuto amare) e quindi me ne sono occupata come sono stata capace di fare, quando è morto avevo da poco compiuto 18 anni.
Riguardo alla comunicazione lui mi picchiava molto spesso perché opponevo resistenza alle sue critiche su di me, esprimendo la mia idea, e lui mi diceva che dovevo stare zitta.
Non so se questo sia pertinente alla tua domanda.
Grazie davvero per il tuo aiuto