Cara Bonadea
apprezzo molto la tua schiettezza....riesci a farmi sentire una bambina idiota.... e non nascondo che in ambito affettivo sono proprio una bambina....sì certo che ho paura di essere rifiutata e certo che è anche una questione di orgoglio ma non solo...stà dicendo in giro cose molto pesanti su di me e su mia madre....che siamo due pazze manipolatrici....mi sento molto ma molto incompresa da quest'uomo ....e' un uomo arrabbiato con il mondo e in particolare con me.... In questi dieci anni è stato sempre tutto molto difficile....quindi non è solo l'orgoglio ...è anche: ha senso che io e lui torniamo insieme? Per rifarci la guerra? La mia bambina più grande è più serena in questo periodo...non ha da essere vigile a questi due genitori che da un momento all'altro facevano scoppiare un putiferio....forse sono erroneamente presuntuosa ma credo di essermi impegnata in questi anni per cercare di far crescere il rapporto...di certo non ci sono riuscita ma la sensazione è che come dici tu bisogna essere in due...io purtroppo sono convinta del fatto che Marco deve attuare un profondo cambiamento dentro di sè altrimenti non posso tornare con lui. Questo periodo senza di lui mi ha fatto comprendere a quante cose ho rinunciato per quieto vivere: alla possibilità di vedere amici ,di invitare gente a casa, di fare la spesa senza l'ansia di essere in ritardo e anche di vedere più spesso la mia famiglia che lui odia. I bambini stessi si sentono più liberi...possono stare in soggiorno con me, ascoltare le loro canzonicine e giocare mentre cucino....tutte cose impossibili con lui...perchè a lui dava fastidio tutto....
E' chiaro che dentro di me c'è un conflitto...una parte di me vorrebbe ricominciare e un'altra no....e io davvero non so quale sia il giusto passo da fare. Il dialogo tra me e Marco è sempre stato di tipo bellicoso....ci siamo detti di tutto e di più facendoci un gran male...colpendo nei punti dove fà più male....non siamo capaci di dialogare in modo civile come ci inviti tu...non siamo in grado...io non lo so qual'è il giusto passo da fare ora... la mia sensazione è che se facessi io un tentativo di dialogo mi vomiterebbe di tutto addosso e gli darei una sorta di potere...un potere che nasce dalla convinzione che lui andandosene di casa dopo un po' ritrova la compagna che lo cerca e gli chiede di parlare....io mi sono sempre sentita schiacciata da queste sue fughe... e le ho vissute con grande ansia...è una forma di ricatto pesante che dice "se fai così io me ne vado" ...è un ricatto molto efficace su una donna che è terrorizzata dall'abbandono....sono molto stanca di subire questo trattamento....ed è una conquista di queste settimane rendermi conto che posso vivere e andare avanti con i bambini anche senza di lui...mi dà una forma di libertà che mi permetterebbe effettivamente di riprendere un rapporto con lui con la consapevolezza che posso farcela anche senza di lui e che quindi non sono costretta ad adattarmi....forse è questo aspetto che devo rinforzare....forse il giusto passo da fare è rinforzare questa consapevolezza....vivere fino in fondo la sensazione che con o senza di lui posso farcela e che quello che deve motivarci a un ritorno è il desiderio di stare insieme e non una sorta di dipendenza emotiva o economica....cosa ne pensi?