Ciao!
Forse non sarà molto utile un'interpretazione post-evento pubblico, ma è utile comunque analizzare queste carte. A mio parere non hanno risposto sul futuro, cioè su cosa sarebbe successo, ma su
come sarebbe successo e come ne sarebbe uscito Salvatore.
Per quanto riguarda il passato c'è poco da dire. E' stato messo in luce un fatto (La Torre) riguardante l'omicidio (L'Arcano Senza Nome), di una donna, in particolare della moglie e della madre di una bellissima bambina (La Luna). E il tutto è rimasto oscurato per molto tempo (XVIII), nonostante l'atrocità del fatto e il vilipendio di cadavere (XIII).
Per continuare, darò la parola a ritagli di articoli di giornale che confermeranno le posizioni di Folle e Carro.
"
Bisogna andare avanti, perché io non ho ucciso nessuno. Avvocato:
dobbiamo andare avanti!". Sono le parole che salvatore Parolisi ha detto al suo legale Walter Biscotti dopo aver appreso di essere stato condannato all'ergastolo per l'omicidio della moglie Melania Rea. [...] "Non ci aspettavamo una sentenza in questi termini. Sapevamo che questo processo poteva concludersi o con un'assoluzione o con un ergastolo. Non potevano esserci vie di mezzo. Non ci lasciamo impressionare da una sentenza sfavorevole.
Siamo abituati a combattere. Le sentenze che non ci piacciono, le impugniamo", ha detto il legale. "Non e' sicuramente una sentenza giusta - ha detto ancora Biscotti -, perché abbiamo cercato di mettere in evidenza quelle che sono state le mancanze del quadro accusatorio".
Non potevano esserci parole migliori. Le prime due frasi, "dobbiamo andare avanti" ci riportano alla coppia 0-VII: il Folle cammina verso il Carro, donandogli tutta la sua energia: è la mancata razionalizzazione dell'evento, è un'ostinata voglia di non arrendersi. E' quasi un'infantile illudersi che le cose non siano andate così, un continuare a sognare ad occhi aperti (con il sostegno dell'Arcano XVIII) anche dopo la doccia fredda.
Quest'altro pezzettino conferma la sua sciocca fissazione con l'auto-convincersi di essere innocente, quell'innocenza che in fondo caratterizza il Folle, il quale guarda istupidito il cielo, senza rendersi conto del cane che gli morde la gamba: in questo caso, la sua condanna definitiva.
"Salvatore Parolisi non ha assistito alla lettura della sentenza che lo ha condannato al carcere a vita per l'omicidio della moglie Melania Rea. La circostanza è stata riferita da chi era presente in Aula: quando il giudice ha iniziato a leggere il dispositivo di condanna Parolisi non era stato ancora portato in Aula".
Questo invece conferma la sua posizione di impotenza di fronte agli eventi (Folle) e all'espressione manifesta dei suoi sentimenti, in tono anche molto orgoglioso (Il Carro):
"Parolisi si è lasciato andare ad un pianto a dirotto quando ha fatto rientro nella sua cella nel carcere di Castrogno, alla periferia di Teramo. Singhiozzando ha ripetutamente imprecato, e ha più volte ha urlato la propria innocenza".
E possiamo interpretare quelle quattro colonnine sul baldacchino dell'Arcano VII come le sbarre del carcere, la cui simbologia è per altro confermata nella Torre. Soltanto che Parolisi c'è andato con orgoglio, e in maniera poco razionale e fredda, insomma, con un comportamento tipicamente associato alle nostre due carte.
Dunque, in sostanza, è utile spesso anche interpretare le carte ad ampio raggio e anche dopo gli eventi che ci interessano, per notare le varie sfaccettature e non fermarci al significato più evidente, ma scavare nel profondo nella loro simbologia.
Spero che questa piccola analisi possa essere considerata una riflessione e un punto di partenza anche per altre letture
Alla prossima.
Nadir