cara pescidoppio,
ho poi parlato con Daniele, che mi è sembrato sollevato dal fatto che io sollevassi il problema, evidentemente voleva parlarne.
Mi ha detto che ha pensato al mio trasferimento ma che anche lui, di fondo non ci vede un problema, e che comunque sarebbe inopportuno chiedere all'uno, o all'altro, di rivedere i propri progetti di vita a questo stadio della relazione: è quello che penso anche io.
Però gli ho detto che lo sento eccessivamente "cauto" nei miei confronti e che così facendo una storia non decollerà se non in tempi da ere geologiche!:-) Quando gli ho chiesto cosa in me lo spingesse a tanta cautela ha risposto "il cervello: lo usi troppo" e ha aggiunto: "guarda che è un complimento"...io però sono rimasta spiazzata e gli ho spiegato che io in una relazione, vorrei in primissimo luogo, trovare un affetto, non un'intesa mentale!. Lui mi è sembrato rincuorato anche da quest'ultima mia affermazione e, devo dire che sia ieri sera, dopo la chiacchierata, che oggi, mi ha dato dimostrazione di attenzione nei miei confronti e dell'affettuosità possibile.
Gli ho chiesto anche cosa posso fare per metterlo a proprio agio, nel conoscermi e lui ha detto: "niente, ho bisogno di far sedimentare la cosa in me, e per il momento la cosa, sono acque molto agitate!"
E allora io aspetto i suoi tempi, così forse evito anche gli errori compiuti in passato quando in preda ad intuizione (poi rivelatasi sbagliata) e passione ho bruciato forse un po' troppo audacemente le tappe.
Quest'uomo però, secondo me ha dei segreti...mi piacerebbe chiedere alle lame, se faccio bene a dargli fiducia, o se rischio, prima o poi, un brutto "risveglio".
Un abbraccio forte. Confermo: sei bravissima nella lettura, hai una sensibilità eccezionale.
Angela