bblue6 a écrit:Mi fai commuovere...
sai Rosi, ho letto attentamente la tua storia anch'io e mi ritrovo (e lo ritrovo) in molte cose, le più dolorose. Non entro nel dettaglio di alcuni aspetti perchè è un forum pubblico e non vorrei dare una connotazione troppo specifica che possa suggerire riferimenti, ma, credimi, molte similitudini...
Mi riconosco in te sotto molti aspetti e riconosco lui allo stesso modo...
Diversamente da te, non riesco ad avere più tanta compassione. Ho partecipato in modo vivo al suo dolore, ricevendo spesso rabbia, una rabbia feroce, forse riflessa, una rabbia verso se stesso. Ora sento di dover lasciare. La mia vita ha bisogno di gioia e di calore, come la vita di ognuno di noi. Sta a noi regalarcela. Dunque io ho scelto. Sarebbe troppo lungo spiegare ora, bisognerebbe allargare la discussione.
Ci siamo incontrate allora, ammirando la luna piena...grazie dei tuoi pensieri...sono arrivati...
Questo è un mondo virtuale, in cui, nonostante l'anonimato, si riesce ad essere vicini, partecipi e in aiuto. Tutti per tutti. Nella vita anche questo è un regalo.
Ti abbraccio forte, con il cuore.
rosipaul a écrit: Ad agosto 2012 lui tenta un ritorno...fissiamo un "appuntamento" e nuovamente nello stesso giorno e alla stessa ora lui ha un incidente che lo immobilizza a casa per circa tre mesi. Continua lo scambio di lettere, finché io per la prima volta mi arrabbio: reagisco male ad un alternarsi di lettere d'amore ad altre condite di freddezza. La mia reazione lo allontana definitivamente dalla mia vita. Per ben due volte tento di avere almeno un colloquio. La prima volta una reazione di rifiuto violenta attraverso uno scritto che sembra negare ogni cosa accaduta fra di noi. La seconda volta, circa due settimane fa, nessuna risposta.
Da settembre lui ha accuratamente eliminato ogni possibilità di incontro, anche casuale. Viviamo abbastanza lontani perché ciò non accada, mentre prima regolarmente ci incontravamo, a causa di interessi comuni, una volta la settimana. Mantiene però i contatti con i conoscenti comuni, scrivendo a tutti lettere dove affronta argomenti relativi alla sua orribile e triste vita privata.
rosipaul a écrit:Ha risposto due ore fa, trattandomi malissimo all'inizio, rinfacciandomi gli incontri inutili per chiarirci di quasi un anno fa...
poi cambia tono, sta malissimo, dice, ha dolori ovunque da mesi (questo anch'io a dire il vero) dice che la persona che io amavo non esiste che lui voleva essere quella persona ma che lui è "solo" quello che è, non può essere altro.
una mail strana, piena di dolore, fisico e spirituale..
poi sembra ammorbidirsi, dice di darmi la possibilità di scrivergli quello che devo dirgli, ma solo per iscritto e brevemente e lui leggerà ma che poi devo lasciarlo in pace e trovare la mia pace.
Dato che gli avevo scritto che "sono serena" lui - come sempre interpreta a modo suo - mi ha augurato di continuare ad esserlo....
rosipaul a écrit: Mi rinfaccia una "profezia" ( la chiama così) che gli avrei fatto nel 2011 e cioè che la sua vita sarebbe cambiata e lui sarebbe stato felice...ma più che una profezia vedevo la speranza che lui finalmente avesse il vero amore nella sua vita, perché era così con me, e che finalmente i terribili anni di sofferenza fossero arrivati alla fine. Sofferenze atroci, credimi.
ma lui scrive che questa sofferenza è persino peggiorata..che adesso è pure malato e nessuno sa da dove arrivino questi forti dolori di cui soffre. Onestamente so che sarebbe arrivato a questo, perché è tornato indietro in quella vita di nuovo, stessa gente, stessi meccanismi, stessa musica.
rosipaul a écrit:bene..mi accusa di avergli quasi negato quella felicità di cui avevo fatto cenno a parole. Mi tratta male nella lettera..quasi come se io fossi felice e lui no.
bblue6 a écrit:Cara Rosi che bella che sei...
Alcuni dettagli sono troppo forti anche per me, per lui, non posso raccontare. Non è importante. Anche lui è un uoo con gravi disagi, abiamo trascorso notti intere a parlare per far uscire tutto il dolore...
Mi dispiace che io non sia più disposta a proseguire. Non posso tradire me stessa, non fino a questo punto. Lo farei se ci fosse volontà di guarire, allora resterei per tutta la vita. Senza la volontà, come dici tu, è impossibile procedere.
Ci aggiorniamo certamente e con grande piacere.
PS Sono mora e non giovanissima...44 anni e me li tengo stretti, vissuti tutti a 360 gradi...
Un abbraccio grande
sole a écrit:ciao cara rosipaul mi sono sentita coinvolta dalla tua storia e sento la necessità di evidenziare alcuni passi che reputo importanti nel tuo racconto, vorrei che tu le rileggessi insieme a me :rosipaul a écrit: Ad agosto 2012 lui tenta un ritorno...fissiamo un "appuntamento" e nuovamente nello stesso giorno e alla stessa ora lui ha un incidente che lo immobilizza a casa per circa tre mesi. Continua lo scambio di lettere, finché io per la prima volta mi arrabbio: reagisco male ad un alternarsi di lettere d'amore ad altre condite di freddezza. La mia reazione lo allontana definitivamente dalla mia vita. Per ben due volte tento di avere almeno un colloquio. La prima volta una reazione di rifiuto violenta attraverso uno scritto che sembra negare ogni cosa accaduta fra di noi. La seconda volta, circa due settimane fa, nessuna risposta.
Da settembre lui ha accuratamente eliminato ogni possibilità di incontro, anche casuale. Viviamo abbastanza lontani perché ciò non accada, mentre prima regolarmente ci incontravamo, a causa di interessi comuni, una volta la settimana. Mantiene però i contatti con i conoscenti comuni, scrivendo a tutti lettere dove affronta argomenti relativi alla sua orribile e triste vita privata.rosipaul a écrit:Ha risposto due ore fa, trattandomi malissimo all'inizio, rinfacciandomi gli incontri inutili per chiarirci di quasi un anno fa...
poi cambia tono, sta malissimo, dice, ha dolori ovunque da mesi (questo anch'io a dire il vero) dice che la persona che io amavo non esiste che lui voleva essere quella persona ma che lui è "solo" quello che è, non può essere altro.
una mail strana, piena di dolore, fisico e spirituale..
poi sembra ammorbidirsi, dice di darmi la possibilità di scrivergli quello che devo dirgli, ma solo per iscritto e brevemente e lui leggerà ma che poi devo lasciarlo in pace e trovare la mia pace.
Dato che gli avevo scritto che "sono serena" lui - come sempre interpreta a modo suo - mi ha augurato di continuare ad esserlo....rosipaul a écrit: Mi rinfaccia una "profezia" ( la chiama così) che gli avrei fatto nel 2011 e cioè che la sua vita sarebbe cambiata e lui sarebbe stato felice...ma più che una profezia vedevo la speranza che lui finalmente avesse il vero amore nella sua vita, perché era così con me, e che finalmente i terribili anni di sofferenza fossero arrivati alla fine. Sofferenze atroci, credimi.
ma lui scrive che questa sofferenza è persino peggiorata..che adesso è pure malato e nessuno sa da dove arrivino questi forti dolori di cui soffre. Onestamente so che sarebbe arrivato a questo, perché è tornato indietro in quella vita di nuovo, stessa gente, stessi meccanismi, stessa musica.rosipaul a écrit:bene..mi accusa di avergli quasi negato quella felicità di cui avevo fatto cenno a parole. Mi tratta male nella lettera..quasi come se io fossi felice e lui no.
da quello che riesco a percepire da tutta questa storia "dolorosa" è un grande amore, una persona che voleva crederci con tutte le forze e che ha provato a viverlo, il destino, la casualità ... ha fatto in modo che proprio nel momento in cui voleva reiniziare il rapporto con te ha avuto un grave incidente...che lo ha tenuto immobilizzato a casa.... forse questo ha influito molto su di lui... nel frattempo avete continuato a scrivervi ... ma di fronte al suo dolore che esprimeva attraverso l'alternanza di lettere d'amore e tristezza ... tu lo allontani, lo lasci solo con il suo dolore!
dici che sembra che ti accusi, ti accusa per la profezia di felicità e che infatti adesso per lui la sofferenza è persino peggiorata....e che adesso è pure malato ... lui soffre come non mai...
gli hai mai chiesto se ti reputa responsabile di quello che gli è successo? ( naturalmente con questo non voglio assolutamente dire che tu sia la causa del suo maggior soffrire, ma sto cercando di capire che cosa quest'uomo non riesce a dirti apertamente se non con mezze allusioni .... ) dovresti cercare di fargli uscire la rabbia che ha dentro di se, anche solo facendogli la domanda che ti ho posto.... ( la percezione è quella di una storia veramente straziante, con sentimenti forti sia nel senso dell'amore che nel senso di rabbia.... forse vale la pena affrontare questo discorso con lui.)
scusami ancora se mi sono permessa...
un caro saluto
sole
rosipaul a écrit: Ho accennato anche al fatto che mi sembra che lui mi incolpi di quello che gli succede. E sai una cosa? A tutte queste domande non ho ricevuto nessuna risposta. Nessuna.
Io affronterei mille discorsi con lui, mi sono offerta disponibile molte volte, ma non accetta nulla.
È un uomo malato, la sua psiche è in frantumi, sgretolata. E non credo che io possa guarirlo..potevo solo amarlo e affrontare con lui la lotta per la sua liberazione.
Accetto volentieri le tue osservazioni come spunti di riflessione. Se ho fatto inavvertitamente qualcosa di male credo che sia difficile rimediare.
saluti cari e grazie!
sole a écrit:anche il fatto che non risponda alle tue domande è già un comportamento di una persona che non vuole o non riesce a dire la verità...
io invece credo che se avrai pazienza ( temperanza ) non senza difficoltà puoi avere ancora la possibilità... si passa da un diavolo che parla di catene, una situazione veramente difficile , a un appeso ( anche lui è legato ) ma la corda è più facile da sciogliere, un lieve miglioramento ci sarà basta solo fargli uscire quello che ha dentro ( casa dio ) e così passare dalla tristezza del diavolo alla gioia di casa dio. ci sono due carte che parlano di bugie o di cose nascoste , lui non dice quello che ha dentro, cosa prova veramente... e non sono le mie impressioni è il tarot a dirlo: ci sono due carte molto importanti che racchiudono il tiraggio il diavolo e l'appeso , e ambedue parlano di vincolo, del malessere interiore, il non dire la verità, sentirsi impotente di fronte alle situazioni, ma su tutto questo abbiamo temperanza che parla di guarigione e casa dio che parla di liberazione, di far venire fuori e di gioia.
un caro saluto
sole
sole a écrit:la forza dice di parlare ed è in soluzione allo stare zitta, quindi bisogna cercare di riaprire il dialogo... parlando.
sole
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