Camoin Tarot Forum

[Neo]

Perché ho così tante difficoltà a diventare l'uomo che desidero? E' un mio desiderio utopico? Cosa devo guarire? Dove cercare i segni per consolidare il mio percorso? Dove cercare nuovi percorsi "avventurosi"? Probabilmente queste domande sono un "casino" ma stanotte mi sento così. La confusione regna sovrana. Faccio un passo avanti e due indietro. Grazie

[Gabry]

Ciao Neo, proviamo a dare una forma di pensiero a questo tiraggio come specchio di questa tua fase di vita. Direi innanzitutto che il tuo desiderio di realizzazione come uomo è rappresentato dall’Anima Mundi al presente.
Come vedi guarda al tuo passato, dove c’è un Appeso capovolto indicandoti che il blocco che senti si riferisce al passato. L’Appeso è lo specchio dell’Arcano del Mondo, la posizione delle gambe se ci fai caso è analoga. Solo che l’Appeso è immobile, non fa nulla, mentre la donna si muove e danza felice sul tetto del mondo…
E allora mi verrebbe di azzardare l’ipotesi che si potrebbe fare riferimento a un blocco emozionale che affonda le sue radici nell’albero genealogico o in una questione relativa alla nascita (dato che il Mondo rappresenta la nascita); che si potrebbe trattare di un’eredità del passato di cui potresti non essere cosciente (Appeso capovolto).
Risolve Ruota di Fortuna come indicazione che per uscirne occorre il movimento, occorre fare girare la manovella della vita. La Forza al futuro è l’apporto di una nuova energia che ti consente di ripartire facendo in modo che l’anima-Mondo si liberi, e dal momento che questa Lama lavora sulle forze istintive e inconscie, credo ti aspetti un lavoro di questo tipo.
Arcano senza Nome risolve infatti Temperanza capovolta che guarda le acque della Luna, come a dire che hai la testa sott’acqua, che c’è troppa acqua... Dunque occorre lasciare da parte titubanze e incertezze di ogni ordine per gettarsi in un lavoro di “pulizia generale”.
Tramite la Giustizia riequilibri lo stato emozionale, l’acqua si ritira per lasciare il posto all’intelligenza discriminante, puoi brandire la spada ed eliminare tutto ciò che non è funzionale al cammino. Si tratta di liberarsi di scorie (Arcano senza Nome) acquisendo quella chiarezza di idee di fronte alla realtà (Giustizia) sulle quali puoi costruire la tua stabilità e riportarti al tuo centro-Mondo
E' un lavoro che molti di noi hanno intrapreso in questo forum, nella speranza di liberarsi da tutti i cordoni e rinascere a se stessi

[persea]

Le prime 3 carte sono molto belle nonostante L'appeso...perchè l'appeso carta di ricettività occupa la sinistra del mondo (lato recettivo), e la forza carta dinamica, di impeto e tenacia ,occupa la destra del mondo (lato attivo). Le tue energie originarie che ti portano al completamento di tè e all autorealizzazione si caratterizzano dalla meditazione volta all auto-conoscenza dell appeso e dall coraggio di portare alla luce le pulsioni profonde e vitali della forza...vuoto mentale e azione diretta, ecco la sintesi del potenziale che tu puoi esprimere realmente. Però L'appeso è immobile e ribaltato, ci sono difficoltà nella ricezione dei sentimenti e nello sviluppo delle questioni materiali (lato Sx mondo), forse vivi situazioni fisse nelle relazioni e negli affetti che ti vincolano ad un destino (la rove) immobile statico. Magari in virtù di spiacevoli esperienze passate (mal interiorizzate perchè l'appeso è ribaltato) avverti il tuo destino e tutte le situazioni ,le faccie ,gli eventi, come un ostacolo, un blocco una ruota che gira e torna sempre al punto di inizio...Ti condanni e ti colpevolizzi per ciò che è andato sfumato ed hai perduto, senza fare nulla, aspetti...Questo è l'approccio da eliminare con quell arcano senza nome, vedere tè stesso come un malato che ha bisogno di cure, quando in realtà non c'è malattia e non c'è nulla da guarire...caro amico con quelle 2 spade di giustizia e senza nome dovresti portare a termine un processo di eliminazione perchè di pensieri logoranti che hanno messo in dubbio la tua natura originaria e che ti hanno frammentato ,ne hai accumulati anche troppi. Quando tu dici "l'uomo utopico che desidero essere" in realtà, Tu cerchi di realizzare un immagine idealistica di tè che non corrisponde alla tua verità personale, non hai bisogno di essere tu già sei...non cadere nel gioco delle proiezioni e della manipolazione del sè, perchè così facendo i vicoli ciechi ti chiuderanno la via e i predatori psicologici saranno sempre pronti a sbranarti. Questa luna anche sè dritta racchiude tutti gli ideali folli e le proiezioni ingannevoli che apportano negazione e non acettazione di tè e della tua condizione. Allora nella disperazione cerchi un immagine....uhmm, un "uomo" è un costrutto sociale imposto da un condizionamento sociale...è stato creato un concetto di uomo (casa-moglie-famiglia-lavoro) che non ha nulla a che vedere con la condizione di uomo..."diventare uomo"....ma perchè ti vedi come un bambino???? hai mica 5 anni ??? dipendi ancora da tua madre???? Non credo, io penso solo che inconsapevolmente ignori i tuoi strumenti, non ti vedi o peggio cerchi identità. IL lavoro interiore per capirsi è lungo , e solo quando si accetta di farlo se ne viene a capo. QUalcuno diceva : "bisogna avere il caos dentro per far nascere una stella danzante" ...la stella che tu non hai e che speri di trovare...good luck.

[Neo]

L'immagine "utopica" di uomo che mi piacerebbe diventare è molto "semplice"( ma al tempo stesso mi sembra molto difficile").
Le parole migliori che trovo per descriverla sono quelle che Sandor Marai utilizza in un suo romanzo:
".....Un uomo che non vuole dimostrare nulla alzando la voce e facendo risuonare la spada, che non canta come un gallo e non pretende una tenerezza diversa da quella che è in grado di offrire, che nelle donne non cerca né madri né amiche e non corre a rifugiarsi tra le braccia dell’amore o dietro le sottane delle femmine, un uomo che vuole soltanto dare e ricevere, senza fretta e senza avidità, perché ha dedicato l’intera esistenza, ogni sua fibra, ogni barlume della sua coscienza e ogni muscolo del suo corpo al richiamo imperioso della vita: un uomo simile è un fenomeno estremamente raro. Perché c’erano uomini molli e bisognosi di affetto materno, ce n’erano di vacui e fanfaroni che gonfiavano il petto e si mettevano in posa per declamare i loro sentimenti nei confronti delle donne, e altri che erano indifferenti e noiosi – nessuno di questi era l’uomo giusto. E poi i vanitosi che non si preoccupavano affatto della donne, ma badavano soltanto alla propria bellezza e ai propri successi. E infine gli spietati che si accostavano alle donne come ci si accosta a un nemico, come fanno gli assassini, con un sorriso mellifluo sulle labbra e il pugnale nascosto sotto le falde del mantello. Ogni tanto, ma molto di rado, capitava anche di incontrare un uomo."

Oppure quella delle poesia " If " di Rudyard Kipling:

Se riesci a non perdere la testa, quando tutti intorno
La perdono, e se la prendono con te;
Se riesci a non dubitare di te stesso, quando tutti ne dubitano,
Ma anche a cogliere in modo costruttivo i loro dubbi;
Se sai attendere, e non ti stanchi di attendere;
Se sai non ricambiare menzogna con menzogna,
Odio con odio, e tuttavia riesci a non sembrare troppo buono,
E a evitare di far discorsi troppo saggi;
Se sai sognare - ma dai sogni sai non farti dominare;
Se sai pensare - ma dei pensieri sa non farne il fine;
Se sai trattare nello stesso modo due impostori
- Trionfo e Disastro - quando ti capitano innanzi;
Se sai resistere a udire la verità che hai detto
Dai farabutti travisata per ingannar gli sciocchi;
Se sai piegarti a ricostruire, con gli utensili ormai tutti consumati,
Le cose a cui hai dato la vita, ormai infrante;
Se di tutto ci che hai vinto sai fare un solo mucchio
E te lo giochi, all'azzardo, un'altra volta,
E se perdi, sai ricominciare
Senza dire una parola di sconfitta;
Se sai forzare cuore, nervi e tendini
Dritti allo scopo, ben oltre la stanchezza,
A tener duro, quando in te nient'altro
Esiste, tranne il comando della Volontà;
Se sai parlare alle folle senza sentirti re,
O intrattenere i re parlando francamente,
Se né amici né nemici riescono a ferirti,
Pur tutti contando per te, ma troppo mai
nessuno;
Se riesci ad occupare il tempo inesorabile
Dando valore a ogni istante della vita,
Il mondo è tuo, con tutto ci che ha dentro,
E, ancor di più, ragazzo mio, sei Uomo!

Grazie Persea. Mi impegnerò a far girare la ruota e a far pulizia con le lame.....Un abbraccio

[Neo]

Mi colpisce la cosa che dici rispetto all'albero genealogico. Qualche mese fa mi è stata fatta notare proprio una situazione relativa all'albero genealogico che avevo sottovalutato( fatti che conoscevo ma che non avevo mai osservato in quel modo, non ne avevo mai preso quella coscienza).

Il richiamo della Forza non è la prima volta che si fa sentire ma non mi è ancora chiaro come assecondarlo, come nutrirlo( forse potrebbe essere la domanda di un'altro tiraggio?).

Mi ritrovo moltissimo nell'indicazione a lasciar da parte le titubanze e le incertezze.....tutto ciò che non è funzionale al mio cammino.

Grazie Gabry.....Un abbraccio

[Gabry]

Molto bello il brano che citi di Marai, aspirare a essere una qualità di uomo di quel tipo, il quale si libera da tutte le forme di nefandezze che spesso ritroviamo in quella descrizione, ti mette già un pezzo avanti, caro Neo. Perciò non sei così messo male come credi, almeno nelle intenzioni
Poi si sa che dal dire al fare c'è di mezzo il mare... il mare di tutto ciò che ci portiamo addosso come bagaglio spesso non cosciente, e in effetti quell'Appeso capovolto al passato mi ha evocato proprio questo, il fatto che tu non ne sia cosciente. La questione dell'albero genealogico è un tema che ho affrontato personalmente in un paio di sedute di Cronogenetica, dove si vanno a "ripulire". attraverso un percorso (in cui si parla molto poco per la verità, perché non si tratta di faccende legate alla psicoterapia) che utilizza una tecnica associata alla PNL, tutte le principali emozioni che non ci fanno essere ciò che siamo realmente in essenza.
Piuttosto si tratta essenzialmente di tutto ciò che ci portiamo addosso perché ereditato geneticamente da parte della discendenza materna e/o paterna per un non risolto da parte dei nostri avi, fino alla terza generazione... Capisci bene che, per esempio, il tuo bisnonno era incavolato nero dalla mattina alla sera e non si è risolto in vita, il problema lo ha delegato ai suoi figli, i quali lo hanno passato a te, perché TU in questa vita lo risolva per tutti.
Ho interrotto il percorso per mancanza di fondi e anche perché al momento pareva fosse stato sufficiente. Ma per quel che ho fatto devo dire che in effetti ne ho tratto un gran giovamento.
Perciò secondo me la Forza la puoi mettere in movimento proprio attraverso un processo che se non uguale a questo, possa essere simile. L'Arcano senza Nome e la Giustizia sono due Lame che non tollerano orpelli di troppo, non tollerano cose che ci siano state appiccicate addosso da tendenze di altri, siano esse genitoriali, sociali, o proprie.
In bocca al lupo!

[Spirito]

può non c'entrare niente ma se ti va leggiti "la vita autentica" di Vito Mancuso, parla della sua idea di cos'è un "Vero uomo" e dell'autenticità che dovremmo cercare..
ciao