by principe canaglia » Sat Dec 04, 2010 4:27 pm
Firenze 27-28 Novembre 2010
IL “Magnifico Paraculo”, entra in sala come avrebbe potuto fare l’Eremita, quando esplora una sala pregna dell’agitazione degli astanti. La prima impressione mi viene stimolata dal suo aspetto. Non avendo mai condiviso con lui la stessa aria, ho dovuto accordare la fantasia alla realtà! Mi sono stabilizzato su un “Integro Uomo Anziano”! Credo che questa definizione sia stata suggerita dalla mia voglia di vedere Marianne molto più giovane. Confesso che ho superato la titubanza, se partecipare o meno all’evento, soprattutto grazie al benefico stimolo, che il suo aspetto(incantato da un video), ha portato al mio spirito.
Sono ancora nella fase della chioccia che si assesta sulle uova e improvvisamente si percepisce che si è stabilito un accordo, fra chi è proiettato a trasmettere e chi ammutolito riceve. La sala contiene 78 Arcani, associati ognuno dalla sincronicità, ai presenti. Questa “furbata organizzativa”, credo possa aver aiutato in molte fasi, anche se non sempre purtroppo, a creare un unico corpo energetico.
Il Grande Comunicatore sboccia nella mia Anima come germoglio al sole; pensavo di non conoscere la lingua eppure non perdo una battuta. La traduzione di Marianne da un completamento di femminilità all’impostazione comunicativa dell’Imperatore.
Dopo il primo giorno comunque, prevale in me una resistenza razionale, ingiustificata ma reale. Troppe cose in poco tempo, sono più stanco che entusiasta. Inevitabilmente il mio approccio dilettantesco ne ha risentito. Come tutti i principianti avrei voluto bruciare le tappe, cristallizzare nel mio cervello tutto quanto veniva diffuso nell’etere. Ho chiuso la giornata più rammaricato per quanto non sarei riuscito a conservare, che non entusiasta per quanto riuscivo ad assorbire.
Domenica mattina, mi sono preparato con la disciplina del maratoneta (infatti era il giorno della maratona di Firenze); mi è tornata imperante nel cuore, la tensione agonistica tante volte provata: ho vissuto la giornata come un passaggio del testimone da Maratoneta a Tarologo.
La giornata è stata un trionfo! La mia Anima volteggiava nella sala, come l’atleta vola sugli applausi della folla! Saranno stati gli argomenti, sarà stata la trasmutazione del mercurio in oro, ma di quella giornata il mio essere ne porterà per sempre l’impronta.
Equilibrio didattico fuso con eccentricità psicomagiche; disponibilità umana che si incontra con il bisogno di aiuto. Io non avevo mai trovato un contesto analogo, con uno stimolo così alto all’evoluzione spirituale.
Fra le varie sintesi alle quali potrei arrivare, in questo contesto mi piace condividere questa riflessione.
Abbiamo tra le mani una “macchina metafisica” tra le più affascinanti mai esistite. Il Tarologo deve riuscire: dopo un’adeguata conoscenza, un’adeguata preparazione tecnica e spirituale, a trovare una sua modalità di integrazione e quindi di gestione dei Tarocchi.
Non so quale fosse il messaggio pianificato dagli organizzatori per questo evento; è indubbiamente la mia “dualità” che ha voluto questa sedimentazione.
Mi rendo conto adesso di avere (in questo contesto) colpevolmente trascurato Marianne. Voglio farmi perdonare con il messaggio che ho condiviso con un’amica e che non ho avuto il coraggio di farle leggere.
“Credo che nell’armonia del suo collo si incarna la femminilità del Creato! Nella malinconia del suo sorriso, l’indimenticabile amore che l’accarezza!
Hi! Hi! Hi!
Quando si vuole conservare un istante, c'è sempre il contributo del caso a rendere il tempo più prezioso! Hi! Hi! Hi