by verdestella » Wed Jun 22, 2011 6:53 am
Mio padre è stato un padre di quelli "pesanti": tutto d'un pezzo, intelligente, ma di quelli che crede di avere sempre ragione lui, anche perché mia madre, affettuosa ma rassegnata e mediocre, non è stata mai in grado di frenarlo. Come se non bastasse, anche i miei nonni non l'hanno mai capito come "figlio". Con uno così (che non ha saputo essere neanche figlio) ho imparato a stargli alla pari per l'acume e la battuta fulminante, altrimenti mi avrebbe sempre tolto la parola di bocca e non mi avrebbe concesso nulla, anche se fin da bambina ho sempre dimostrato una maturità da adulta. Qualsiasi voto positivo riportassi da scuola, non era mai abbastanza: lui aveva sempre fatto meglio. Si può dire, che io non abbia mai avuto un'infanzia (nel senso di spensieratezza) con questo padre, ma solo una competizione.
Oggi so che stravede per me, specie quando non ci sono (e mio fratello ci soffre). Quando ci sono, andiamo d'accordo finché (anche non volendo e anche per una sciocchezza) uno dei due invade lo spazio dell'altro e allora sono guerre daccapo ... Siamo troppo uguali!...
Amici veri e propri, in grado di scaldarmi il cuore, non ne ho. All'occorrenza posso contare su persone, come mi è successo lunedì scorso quando sono stata ricoverata d'urgenza all'ospedale.