by cris22 » Tue Nov 15, 2011 8:43 am
Cara T.
il tiraggio che ho fatto l'ho pubblicato per errore, perchè volevo solo salvarlo nelle bozze e poi chiedere a te se potevi leggere anche quello. Infatti ho chiesto subito sul forum delle domande diverse se si poteva cancellare un post pubblicato per errore ma purtroppo mi pare di capire che non c'è modo. Ho scritto anche che avevo già una conversazione aperta con te riguardo ad A. .
Sabato mattina ero in vena di pensieri .... e continuava a venirmi in mente che, per avere una visione completa, dovevo porre anche quella domanda così "importante".
Mi ha colpito il fatto che al posto dei soliti tiraggi complessi sono uscite solo 3 carte tutte dritte. Se puoi darmi una lettura anche di quel tiraggio te ne sarei davvero grata; naturalmente con calma, tanto non c'è fretta e poi per me l'argomento A. sarà esaurito e non farò più nessun tiraggio su questo argomento, almeno finché non succederà qualcosa di importante.
Venendo alle tue domande, io non so se una delle sue figlie abbia problemi, perché non lo sento da più di un mese.
Le sue bambine sono molto diverse, la più piccola (8 anni) ha un carattere più riservato ma è molto forte e decisa, la più grande (12 anni) è più estroversa ed è quella che sembrava aver preso meglio la separazione dei genitori ma la mia sensazione è che invece lei non abbia mai elaborato bene l'evento. Anche perché la madre gli ha imposto da subito la presenza del suo nuovo fidanzato in modo molto invasivo; il nuovo fidanzato della ex moglie di A. era sempre a casa loro, almeno secondo quanto le bambine riferivano ad A. e presumo che sia ancora così. Ora che A. si è trasferito per lavoro in un altra città e quindi lo vedono ancora meno è probabile che la figlia maggiore, che è anche quella più attaccata ad A., ne stia soffrendo.
Quest'estate (nel periodo in cui le bambine sono state con lui) A. mi raccontava che capitava che la figlia grande si mettesse a piangere pensando ad una iniezione che avrebbe dovuto fare a settembre; io gli ho detto che secondo me era un comportamento anomalo che in realtà nascondeva un bisogno di esternare dolore...solo che non sapendo a cosa attribuire quel dolore (o non volendo dire la vera ragione) lei diceva di piangere perché aveva paura dell'iniezione.
A. non è molto psicologo, tende a rimanere in superficie non si rende (o non vuole rendersi) conto della complessità delle emozioni, delle sue e di conseguenza di quelle delle persone che gli stanno accanto.
A. è una persona che ha sempre cercato di evitare la sofferenza, è sempre scappato da tutto ciò che poteva coinvolgerlo troppo a livello emotivo per evitare di provare dolore, quel dolore che ha provato da bambino in famiglia (madre anaffettiva soprattutto dal punto di vista fisico (non lo coccolava mai) e padre debole e poco presente) e che nascondeva dietro un carattere apparentemente sempre allegro.
La situazione è cambiata 4 anni fa quando suo padre è morto (di cancro dopo grandi sofferenze): questo evento l'ha "obbligato" a fare di nuovo i conti con la sofferenza nonché a cominciare a rendersi conto di quanta finzione c'era nella sua vita; in particolare a rendersi conto che la donna che aveva sposato non l'aveva mai davvero amata e che era rimasto con lei tutti quegli anni proprio perché lei non era in grado di far vibrare certe corde del suo sistema emotivo. Da qui il suo grande senso di colpa e di rabbia.
Queste sono mie sensazioni, ovviamente, ma sono cose che gli ho detto apertamente....lui non le ha mai negate del tutto, anche se neppure ha ammesso che le cose stavano così... ad ogni modo io penso di aver colto nel segno, perché quello che passava nei suoi occhi quando gli dicevo queste cose mi confermava che tutto era vero. Del resto sono convinta che uno dei motivi per cui ha interrotto la nostra storia è proprio la paura che gli deriva dal fatto che io riesca così bene a "vedere" dentro di lui, a percepire in modo nitido cose che lui invece non riesce bene a mettere a fuoco.
Quanto all'altra domanda, io ho un buon rapporto con il mio corpo.....lui invece no. Come ti ho detto, A. ha avuto una madre molto anaffettiva, soprattutto dal punto di vista fisico; da questo gli sono derivati dei problemi con il sesso. Prima di conoscermi A. aveva dei problemi, problemi che sono scomparsi fin dalla prima volta che ha fatto l'amore con me. E' stato lui a raccontarmelo, a dirmi che con me era cambiato completamente il suo modo di fare l'amore. Nonostante questo, però, l'intimità fisica che si era creata tra noi lui la viveva male, l'intesa sessuale forte la vedeva come qualcosa di animalesco e non come un'espressione dell'amore autentico che ci univa. Io gli ho sempre detto che il fisico -specie ad una certa età (io 40 lui 50)- non mente, ma anche se razionalmente lui sembrava comprendere, sapevo che nel suo inconscio era ancora forte l'impronta lasciata da sua madre: fisicità=debolezza, bassezza.
Altro motivo per il quale lui ha sempre manifestato un rapporto di amore-odio nei miei confronti è quindi legato a questa fortissima attrazione fisica che lui ha sempre avuto per me ma della quale lui ha paura / si vergogna.
Devo dire che con le tue domande hai toccato due tematiche molto importanti....sono sempre più sbalordita del potere di questi arcani e della tua sensibilità nel leggere i messaggi che portano!
Grazie, a presto
C.