by Infozeze » Thu Oct 18, 2018 2:39 pm
Ciao Dani,
Premetto e ribadisco, per chiarezza, di non essere in grado di offrirti risposte predittive, quindi non ho la presunzione di poter leggere la fine. Ciò che è possibile fare è comprendere l’atteggiamento migliore da abbracciare per riequilibrare le relazioni, anche quella con te stesso. Quindi spero di poterti offrire un piccolo supporto in questa circostanza delicata.
L’instabilità che provi nel tuo oggi è visceralmente legata alla delusione famigliare: il progetto di vita in cui ti sei impegnato è stato brutalmente interrotto e come un sisma ha minato le fondamenta sia di un sogno che di un uomo. Catapultato in una realtà dove predomina una sofferenza profonda, priva di reali contorni. Sembri privato dalle forze senza le quali diventa faticoso agire, ogni aspetto è messo in discussione, anche il proprio senso di colpa. Sembra ti senta espropriato non solo di una parte economica, ma soprattutto degli affetti. L’essere stato spinto a salire su una montagna russa ti ha fatto perdere completamente l’orientamento, il contatto con quel baricentro che si è tramutato in una realtà distorta e differente da quella che avevi sempre immaginato e in cui avevi investito. Questo ha consolidato il pensiero di essere stato preso in giro e facendoti ritrarre anche nel momento in cui era maggiormente richiesta lucidità e fermezza. E’ probabile che tu ti sia fatto consigliare non per il meglio, aspetto che ti ha accollato un’ulteriore delusione. Le reazioni sono state dominate prevalentemente dall’orgoglio senza rendersi conto che questo atteggiamento si è rivelato più distruttivo che costruttivo, tanto che il compromesso relativo alla casa è risultato essere un buco nell’acqua.
In questo presente sarebbe opportuno tu ti fermassi per riflettere, sforzandoti di essere più sincero ed analitico, cosa che ti permetterebbe un cambio di prospettiva e di riappropriarti della fiducia necessaria per scegliere liberamente senza condizionamenti (anche auto-indotti). Cosa limita il tuo agire? La domanda è un importante punto di partenza. Hai un obiettivo poco definito; da un lato è come se fossi trattenuto/ossessionato dalla paura (legittima) di perdere anche i tuoi figli e dall’altro sembra tu non sappia cosa scegliere (forse anche il fattore economico ti spaventa). Sii conscio del fatto che perseverare nello stallo arrendendosi ad esso senza accollarsi alcun rischio non ti permetterà di ottenere nulla se non continue e medesime discussioni. Sembra che tu abbia a che fare con una donna rapace a tratti Gazza Ladra (molto legata allo Status), ma che cela un’emotività profonda e confusa, che agisce più per istinto che per raziocinio. Ella stessa cerca di sabotare un possibile pacificazione probabilmente spinta dalla tua stessa paura oppure dal suo background che l’ha forgiata.
Si rende necessario tu riprenda le redini. Sul piano pratico valuta se l’avvocato da cui sei assistito è all’altezza e in grado di sostenere la tua causa, altrimenti potrebbe rivelarsi opportuno trovare un altro matrimonialista. Nel momento in cui definirai i tuoi diritti e doveri (riappropriati anche delle responsabilità) nei confronti della prole, le abitazioni; con la pazienza e la giusta ponderazione si renderà necessario stilare un nuovo accordo che indubbiamente sarà assoggettato a contrattazione, ma dovrai affrontarlo con cognizione di causa altrimenti non porterà alla chiusura della disputa facendovi ricadere nella medesima ciclicità. Sul piano psicologico è una prova di vita molto dura (equiparata ad un lutto) quella a cui sei sottoposto, e nei momenti più bui occorre far emergere il coraggio di chiedere supporto per ritrovare il proprio equilibrio (aiuto che non necessariamente deve essere ricercato nella tua attuale compagna). Per quanto possibile, ti viene richiesto di fidarti degli insegnamenti che il destino vuole impartire senza opporre resistenza, questo ti permetterebbe di uscire dal circolo degli eventi.