La Domanda del consultante nel tiraggio dei Tarocchi

Ponete qui tutto quello che desiderate, eccetto i tiraggi di Tarocchi, nella misura in cui i vostri argomenti sono in rapporto diretto con i Tarocchi.

La Domanda del consultante nel tiraggio dei Tarocchi

Postby antenoride » Wed Mar 10, 2010 4:59 pm

Credo che la domanda in un consulto abbia una notevole importanza e centralità.
Mi chiedevo se c'erano degli studi o se esistevano degli studi che analizzavano il modo con cui il consultante pone la domanda.
Sono interessato a scambiare opinioni e considerazioni su questo argomento. Magari utilazzando questo Forum.

Comincio io. In questa fase sto semplicemente raccogliendo gli interrogativi che mi vengono in mente. Anche i più contraddittori.
Del tipo:
[list=]
    Esiste un modo corretto per porre la domanda ?
    Non deve esserci nessun modo corretto per porre la domanda ?
    Il tarologo conta molto sulla spontaneità della domanda ?
    Solo la spontaneità è rivelatrice della vera domanda del consultante ?
    Il consultante pensa a lungo la domanda che deve fare ?
    Il consultante ha ben presente il problema che vuole chiarire ?
    Perchè da l'impressione di non aver mai pensato che deve spiegare il suo problema con una domanda ?
    Perchè si tende a dire poco ?
    Perchè il consultante pone le domande come un rebus ?
    Il consultante quando pone la domanda ha in mente a chi la sta rivolgendo?
[/list]
ciao
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Re: La Domanda del consultante nel tiraggio dei Tarocchi

Postby chiara lampo » Thu Mar 25, 2010 7:57 pm

oddio, un questionario...!!!
scherzi a parte, secondo me il modo in cui viene posta la domanda è fondamentale, più è porecisa e più la risposta è precisa.
io di solito tendo ad usare delle parole chiave che mi aiutino, per esempio posso chiedere se è giusta una determinata cosa e quindi mi aspetto la giustizia (diritta?rovesciata?) oppure chiedo se è una buona idea(imperatrice) oppure chiedo se è una scelta buona (innamorato) ecc...
altra cosa secondo me fondamentale è fare una domanda per volta, spesso le persone chiedono: è meglio questo o quello? credo che sarebbe meglio dividere la domanda in due tiraggi per avere una risposta più certa.

antenoride wrote:Il consultante ha ben presente il problema che vuole chiarire ?


ecco, poi qui si entra nel problema, spesso le persone vogliono sentirsi dire delle cose oppure essere lusingate oppure chissà cosa cercano da una consultazione, forse qualcuno che le ascolti...quindi le domande sono un pò confuse, resta il fatto che se ti accorgi che la persona gira intorno ad un problema che magari tu hai intuito, puoi provare a chiedere, con tatto,a fare vdelle domande per capire se ci hai visto bene,se ti accorgi che ci hai visto bene devi anche capire se la persona vuole affrontare quel determinato aspetto...se non vuole, desisti :D

si tende a dire poco per veri motivi,non ci si vuole scoprire, paura di farsi vedere, di mostrare il lato debole, incapacità di esprimersi, incapacità di capire il problema, scetticismo o l'opposto: preconcetto (il tarologo sa tutto, vede tutto...lui sa già)

..sarebbe interessante anche parlare del tarologo: quanto lo fa per aiutare realmente l'altro e quanto per narcisismo???? :shock: :shock:
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Re: La Domanda del consultante nel tiraggio dei Tarocchi

Postby antenoride » Thu Apr 08, 2010 5:01 pm

Mi era sfuggito questo tuo intervento.
Hai colto pienamente lo spirito dell'argomento e lo hai arricchito con interessanti considerazioni, tanto che mi sono chiesto : ci sono delle buone pratiche alle quali il consultante dovrebbe attenersi ? E se ci sono quali potrebbero essere ?
Nel contempo però, prima di avanzare delle ipotesi di risposta a queste domande, vorrei convincermi se questa è una strada che conviene percorrere o è meglio che il consultante rimanga naif ?
mi interessa conoscere la tua opinione.

ciao
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