olacalo a écrit:Grazie Gabry!
grazie anche per la morbidezza e la delicatezza con la quale proponi la tua interpretazione, nel toccare temi delicati come questi...!
Dunque: sono diversi anni che lavoro su me stessa e lo sappiamo che non si finisce mai..! ultimamente sto proprio mettendoa fuoco la necessità di entrare in contatto e lasciar parlare il mio femminile ricettivo, quella parte che sa esprimere bisogno di tenerezza, che sa chiedere senza dover dire, che lo fa porgendo se stessa, aprendo lo spazio nel corpo...e sto imparando a fidarmi della possibilità di ricevere, sto imparando a credere che la mia attesa può trovare risposta e che anche io ho il diritto di ricevere attenzione e prendere il mio spazio nel mondo.
In effetti la figura di mia madre è stata piuttosto "invasiva" e mio padre "si è difeso" allontanandosi all'estero per lavoro, dunque hanno mantenuto apparentemente in piedi il loro rapporto ma nei fatti hanno vissuto separati per 20 anni. Io sono cresciuta facendomi sempre un po' da parte, perchè c'era sempre qualcuno più importante di me, che aveva più bisogno di me...lo stesso ho fatto col mio compagno per 10 anni...lasciando spazio sempre ai problemi della sua famiglia, più importanti di noi... finchè sono scoppiata e ho cominciato a capire che la mia vita stava scivolando via!
In tutto ciò io non sono affatto una donnina fragile...ho una parte maschile e selvaggia piutossto felice di esserci ma forse quella si fa avanti anche troppo con gli uomini, per ansia e per paura che se non li afferro loro scappano! che se non agisco io loro non fanno! ma certo che se io non lascio spazio e non mi metto in posizione di ricevere sarà difficile che loro possano dare! chiaro!
e dunque tornando a alla mia prima domanda:
l'attrazione per quest'uomo (magrissimo, fra l'altro! e bilancia che per me come segno zodiacale è sempre stato un po' "affascinate ma inafferrabile" e mi ha sempre messo in soggezione ) che pare non sia corrisposta, mi riporta ad una dinamica di inseguimento di un maschile che poi in realtà non è disposto ad assumersi le sue responsabilità, non è in grado di sostenermi.
Quindi mi chiedo se a volte praticando la visualizzazione creativa ci troviamo a desideraare cose che in realtà non ci fanno bene, e non vediamo delle parti irrisolte!
' Voi siete ciò che è il vostro desiderio più profondo.
Così come è il vostro desiderio, così è la vostra intenzione.
Così come è la vostra intenzione, così è la vostra volontà.
Così come è la vostra volontà, così sono le vostre azioni.
Così come sono le vostre azioni, così è il vostro destino.'
(Brihadaranyaka Upanishad IV.4.5)
Dunque chiarire il desiderio! nel senso di "conoscere se stessi" come diceva l'oracolo di Delfi, sempre più profondamente, per realizzare la felicità.cioè il propio destino, il destino che ci corrisponde, con consapevolezza.
Per Spirito: l'immaginazione creativa è una facoltà della mente di cui parlava già Giordano Bruno. Il mondo è il nostrto specchio, le nostre energie mentali sono creatori di realtà. Se diveniamo coscienti di questo e pratichiamo la meditazione per quietare il brusio del pensiero incontrollato e avvicinarci al nostro silenzio interiore, possiamo densificare la qualità della nostra energia mentale e indirizzarla coscientemente verso la realizzazione dei nostri desideri. cmq trovi scritti e scritti su questo argomento....Il punto è che fra il leggere e il fare ci passa il mare! la pratica e la costanza e tanti "trabocchetti" come quello di cvui appunto vi sto parlando
Dunque, per chiudere, (che è pure una cert'ora!)
La figura di quest'uomo mi rimanda ad un maschile da cui devo allontanarmi?
Grazie a tutte/i di questi fruttuosi scambi!
buonanotte
Gabry a écrit:Ed è il fuoco di speranza della Papessa...
Sì avevo letto anche l'altro tuo tiraggio naturalmente e io credo semplicemente una cosa, al di là delle Lame; che se il tuo desiderio profondo di condivisione è per lui, solo per lui, e non è un aggiustamento (e questo puoi saperlo solo tu nel tuo cuore) allora, dal momento che il destino ce lo creiamo noi con le nostre scelte, la vita non può che risponderti di sì.
E quel Papa-Giudizio può essere proprio la trasformazione di tutto ciò che c'è in basso verso l'alto, e che porta a fare emergere un nuovo individuo capace di dialogo, di creare con te una nuova unione basata sulla complementarietà, perché Papa-Papessa si corrispondono.
Gabry a écrit:Certo, però si dà il caso che stiamo parlando di una relazione, quindi anche l'altro vede lei, non è da un'altra parte.
L'altro è specchio, per cui nulla vieta che si possa entrare in risonanza e risolvere all'unisono se evitiamo di fare muro contro muro. Spesso le storie non vanno avanti a causa di queste radici malsane dell'eterna, estenuante lotta fra maschio e femmina e si perdono occasioni, solo perché non abbiamo saputo vedere "oltre".
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