Sai nell'ultimo periodo lui sta molto male, la sua ansia paralizzante, il non avere uno spazio suo (non avere una sua casa)lo ha portato a diventare cattivo. Avevamo il progetto di andare a vivere insieme in un monolocale che lui ritaglierà, recuperando poco più di una stanza dalla casa dei suoi genitori.
Ma io mi sono sentita spaventata perché lui cmq si sente invaso continuamente da chiunque e anche da me specialmente quando non sta bene e una casa così piccola avrebbe creato conflitti sicuramente.
L'ho incoraggiato pur comprendendo che ciò non era la soluzione per noi ...se non super temporanea.
Ma per lui era importantissimo uscire da dove era ed era quindi l'unica praticabile perché non vuole assolutamente spendere soldi per affitti ne prendere un mutuo per la casa perché costoso e il suo sogno è spendere i soldi nel viaggio..Insomma tra me e me sento che non è uomo, che non c'è progettalità matura ... anche se mi rendo conto che sto giudicando e che forse forse lui ha ragione perché un piccolo rifugio e andarsene quando possibile è una possibilità di vita anche se non la più ordinaria del mondo. Ho provato a pensare anche in questi termini ma in realtà ...
I suoi problemi (fisici e mentali, tnt che mi fanno pensare se addirittura sia realmente in grado di viaggiare)in realtà hanno pesanti ripercussioni su di noi specialmente in questa fase acuta del suo star male.
È veramente difficile stargli vicino e io sento che lui dovrebbe veramente fare un salto di comprensione ma sono anche spaventata perché non so quanto sia in grado di autosostenersi e veramente di dare una svolta alla sua ansia e depressione, alla sua vita , in direzione di una maggiore consapevolezza, controllo e serenità interiore che gli consentirebbero di affrontare con amore e maggiore tranquillità le sfide che la vita gli presenta.
Il mio salto di consapevolezza dovrebbe sicuramente essere quello di accettarlo quando sta male, così com'è ... ma io inorridisco all'idea di avere un uomo accanto che mi si possa chiudere in una stanza al buio e che tratti male ogni volta che uno provi ad avvicinarsi o non lo faccia nel modo che lui si aspetta.
La situazione non è semplice lo so e come ti dicevo sono piena di dubbi.
Supponendo che questo sia un periodo x lui veramente difficile ... e che una volta che ha una casa tutta sua e finalmente il lavoro fisso (tanto agognato) sara più tranquillo ... sarà un uomo migliore? Nutro forti dubbi perché vedo il modo con cui affronta le sfide. Somatizza tutto, ha rabbia repressa, sembra che tutto mondo gli debba qualcosa, si sente sempre vittima e mai responsabile di ciò che gli accade. Mi domando se arriverà a comprendere ... se arriva il miracolo.
Sono stata fiduciosa il più possibile che potevo ma credo di essere ricaduta nell'errore tipico femminile ... quello che poi l'uomo cambia. Forse mi sto rispondendo da sola a tutto ... con questo lungo messaggio. Scusa se ho scritto troppo.
Grazie con tutto il cuore per il tuo ascolto. Se hai bisogno di fare altre domande fai pure.