A Persea: Sì, capisco... non ho indagato in merito alla radice storica di questo procedimento. Mi dovesse capitare in futuro di trovare notizie in merito ti farò sapere
bestgianduia ha scritto:vi chiedo un'altra cosa: mi è stato detto che a certe persone che non capivano il significato della carta, dopo averla messa sul comodino ed averci dormito su, hanno trovato il senso in quanto l'energia primoridale racchiusa in essa si è "concretizzata". secondo voi è una cosa fattibile?
Sulla validità del rito di mettere la carta sotto il cuscino lo stesso Jodorowsky lo consiglia. Io a volte l'ho fatto, addirittura quando non capivo il significato di un tiraggio fino in fondo, l'ho lasciato così com'era sulla sedia vicino al mio letto. A volte ho avuto risposte, altre volte no. Mi succede spesso che abbia notizie di un tiraggio durante il sonno anche se non tengo nulla vicino a me. Quindi direi che questi metodi hanno il loro effetto al momento che si è particolarmente ricettivi ai messaggi sottili e al ricordo dei messaggi notturni. Non sempre funzionano e non per tutti.
bestgianduia ha scritto:ma queste letture si fanno il linea di massima soltanto con gli arcani maggiori? quelli minori non vengono presi in considerazione?
Gli Arcani minori certo, vengono presi in considerazione perché aggiungono dettagli agli Arcani Maggiori, ma richiedono una preparazione più avanzata.
Annasemplicemente ha scritto:volevo fare una domanda: ma c'e' una coppia per eccellenza o una combinazione di carte che parla di amore ?
Non c'è una coppia per eccellenza, si farebbe torto alla natura umana che contempla qualificazioni e inclinazioni diverse... Ci sono caso mai coppie ritenute ideali, perché si completano a vicenda, non perché sono migliori o peggiori di altre.
La combinazione di carte che parlano d'amore, certamente devono contemplare delle frasi compiute che contengano un riferimento all'unione e all'amore come l'Innamorato, il Sole, il Giudizio.
"Queste tre cose durano: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità".
S. Paolo (I Corinzi 13.13)