IODORSKI ED I TAROCCHI

Ponete qui tutto quello che desiderate, eccetto i tiraggi di Tarocchi, nella misura in cui i vostri argomenti sono in rapporto diretto con i Tarocchi.

IODORSKI ED I TAROCCHI

Messaggioda orfeo » Tue Sep 21, 2010 12:04 pm

Anni fa, comprai il primo (mi sembra) libro di Jodoroski che se ricordo bene era “I vangeli per guarire” dove Alessandro proponeva un improbabile analogia tra bibbia e tarocchi, certo sua visione e va rispettata, ma non accettata almeno da me; la bibbia vuole essere l’espressione della cultura religiosa ebraica, mentre i tarocchi sono una scuola di vita al di là dell’aspetto culturale.
Successivamente uscì “ La via dei tarocchi” che ho letto più volte, ma anche in questo libro trovo alquanto personale la visione di Jodoroski al punto che non capisco se si tratta di una persona in buona fede e che crede in quello che scrive oppure trattasi di una della tante persone che cerca di mettere il suo cappello ai tarocchi in analogia ad altri studiosi negli ultimi duecento anni.
Una disamina accurata richiederebbe ore ed invece devo sintetizzare in poche righe.
La cosa più importante è ad esempio la struttura in cui organizza gli arcani a cominciare dalla struttura binaria che Jodoroski cambia rispetto al Wirth, ma mentre nel binario di Wirth una volta disposte le carte queste si animano e cominciano a parlare lo stesso non avviene per la struttura di Alessandro, Wirth mette gli arcani in due file di 11 cominciando dal mago alla forza e riparte in basso con l’appeso e quindi sotto il mago troveremo il folle.
Analizziamo quindi la forza con il suo arcano polare (o oppositore ) l’appeso, e vediamo che la forza ha come attributo il controllo di una data situazione, una donna controlla la forza delle fauci di un leone, quindi con la volontà la determinazione, con la forza mentale, si può controllare appunto una situazione di vita qualunque essa sia, ma l’arcano polare, l’appeso, ci dice che questo controllo ad un certo punto finirà, infatti chi riesce a tenere sotto controllo una relazione per molto tempo senza alterazioni? Chi riesce a controllare i figli per molto tempo? Ad un certo punto si arriverà ad un punto morto e solo cambiando radicalmente (arcano 13) si uscirà dall’impasse.
Mi sembra chiaro che questa struttura aderisce alla vita reale a differenza della struttura di Jodoroski.
Anche sugli arcani maggiori, trovo la visione di Jodoroski quanto meno bizzarra o se vogliamo personale, posterò prossimamente una analisi di un arcano maggiore e così si evincerà la differenza e chiunque potrà verificare da se quale ritiene più aderente alla realtà.
Sugli arcani minori poi non concordo su nulla di quanto scrive Alessandro, gli arcani minori rispondono all’organizzazione quaternaria pitagorica ed il loro ordine è denari-spade-coppe-bastoni In analogia agli elementi terra-aria-acqua-fuoco ed hanno una sequenza logica che Alessandro cambia alquanto riservando poi al seme di bastoni il ruolo di energia sessuale, rivelando così un aspetto cartomantico antico, il seme di bastoni e il seme più equilibrato della serie
Dei minori e segnala che il consultante è in armonia sia con il piano materiale che con quello spirituale proprio del seme di bastoni a differenza del seme di spade in cui il consultante tiene in conto esclusivamente il suo pensiero senza curarsi della volontà altrui.
Anche sui minori posterò qualcosa in merito perché in questo post occorrerebbero molte pagine.
Le carte di corte vengono stravolte da Alessandro dal loro ordine naturale ed anche qui sarebbe troppo lungo disquisire, qui basta ricordare che le carte di corte sono un ponte tra i maggiori ed i minori ed esprimono una personalità, una psiche o direttamente una persona.
Nei metodi infine, Jodoroski rivela una ignoranza totale della geometria sacra con cui si montano i metodi.
Questi in estrema sintesi i motivi del mio non concordare con la visione tarologica di Jodoroski
Avrei dovuto argomentare meglio la mia visione, ma ci vorrebbe un libro che al momento non ancora ho scritto, ma non si sa mai.
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Re: IODORSKI ED I TAROCCHI

Messaggioda paris » Tue Sep 21, 2010 1:56 pm

Ciao Orfeo,

va benissimo tutto quello che dici, rispetto le tue convinzioni, perché trattasi di convinzioni personali e ognuno è libero di pensare quello che vuole, però… non le passare come insegnamenti, perché tali non sono.
E’ vero che Jodorowski ha una struttura diversa e con ciò? Chi ti dà la certezza che sia corretto l’operare o il metodo di Wirth? Chi ti dice che l’interpretazione di un arcano secondo With è più corretta di quella secondo Jodorowski?
Perché credi di stare nel giusto?
Comunque i riferimenti ai simboli religiosi di cui parlavo non hanno nulla a che fare con il libro “I vangeli per guarire” di Jodorowski.
Nel metodo Camoin vi sono più livelli di lettura, certo si tratta di una interpretazione come le altre, ma a sostegno delle sue ipotesi Camoin spazia dall’esoterismo alla matematica, alla storia, alle religioni, all’astronomia, alla mitologia, alla numerologia, all’antropologia, ai simbolismi dell’arte e dell’architettura.
Esistono delle spiegazioni sugli arcani supportate da - e nelle varie discipline che ti ho elencato, e che vi trovano conferma . Quindi questo studio e le interpretazioni degli arcani è valido quanto quello di Wirth, ed è semplicemente diverso.
Ovviamente ognuno di noi approfondisce il metodo o lo studio che sente più vicino o più convincente senza fare delle proprie “certezze” l’esempio che tutti dovrebbero seguire.

Spero sarai d’accordo con me.
Grazie,

Paris
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Re: IODORSKI ED I TAROCCHI

Messaggioda orfeo » Tue Sep 21, 2010 9:07 pm

Ciao Paris, tra le persone del forum che hanno interagito nei miei post, senza nulla togliere a nessuno, mi sembri la più intelligente e sensibile, intelligente dal latino "intelleggere" cioè capacità di leggere quello che c'è intorno e tu hai saputo leggere al di la di quello che la famiglia Camoin considera provocazioni, sembra che ragionare su altre vie differenti da Camoin pensiero crei quanto meno caos, ma posso capire. Un comico napoletano diceva " io non sono razzista, sono loro che sono neri" e mi sento oggetto di un razzismo al contrario.
Detto questo veniamo alla nostra discussione Wirth/jODORWSKI, mi sentirei di darti ragione quando dici che tutte le visioni hanno diritto di cittadinanza ma non sarei sincero perchè Wirth è stato ed è ancora un caposcuola negli studi tarologici ed inoltre è accettato dalla maggioranza di studiosi, vedremo se anche Jodoroswki avrà questo riconoscimento nel tempo, la struttura degli arcani maggiori elaborata dal Wirth che tu sbrigativamente hai definito "una teoria" è alla base degli studi da molti decenni tanto è che lo stesso Jodoroswki si e ispirato a lui con la sua struttura pseudo binaria
ed ho dimostrato che non funziona perchè Alessandro mette in opposizione il mago con la forza, il carro con la speranza ecc. e proprio non funziona, ma non voglio continuare perchè discutere della struttura binaria, ternaria e settenaria richiede molto tempo e forse potrò farlo un pò alla volta, ma posso anticipare che organizzando in queste strutture i tarocchi parlano, diventano starordinariaamente eloquenti.
Certo
Certo ognuno ha le sue teorie e va rispettato, ma io non prenderie alla lettera questo assunto, Cara Paris pensa a quanti tarologhi hanno guadagnato fama e notorietà ma poi con il tempo e con il progradire della conoscenza si sono rivelati dei perfetti cazzari.
Chi avrebbe osato contestare Gebellin nella parigi del 1800 con la sua teoria egizia? chi avrebbe osato dare del vanaglorioso a Ettelia e alla sua teoria ddel dio Toth, di Hermes trimegisto e compagnia cantando? eppure abbiamo visto che erano degli imbroglioni e nel caso di Gebellin Champollion aveva dimostrato che non esisteva neanche la parola tarocchi nell'egiziano antico.
Quindi a futura memoria affido il lavoro di Jodorswki.
Potresti pensare che io sono seguace del Wirth pensiero, ma non è cosi,tempo al tempo, ma posso dirti che esiste una comunità di studiosi che periodicamente si riunisce in congresso una volta all'anno, negli stati uniti ed in brasile, paesi attualmente molto attivi nella tarologia, alcuni nomi li ho gia fatti, ma si parla un linguaggio del terzo millennio, depurato da tutte le scorie di astrologia, mitologia, cabala,numerologia a favore di un tentativo di dare dignità ai tarocchi per quello che sono cioè una scuola di vita attraverso il loro simbolismo, troppa è la gente che svaluta con la divinazione spicciola questo strumento prezioso al punto che tarocco e diventato sinonimo di trucco, imbroglio.
Si privilegia 'l'autoconoscenza, l'autoanalisi e si teorizza un futuro uso terapeutico, in qusti congressi ognuno presenta il risultato dei propri studi in analogia a quanto avviene in un congresso medico, ad esempio nell'ultimo congrasso a San Paolo del brasile Nei Naiff ha presentao un interessante studio che analizzava circa 5000 consulti catalogati ed inseriti in un programma di pc che poteva restituire la frequenza di uscita della carte nei consulti e si è potuto così capire quando le carte di corte indicano persona e quando indicano un tipo di personalità, quindi come vedi siamo lontano da intuizioni personali a favore di una verifica scientifica, questo sconcerterà chi crede che i tarocchi abbiano un che di misterico,ma il progresso spesso ha fatto pulizia di credenze e incrostazioni superstiziose.
Ciao Nanni
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Re: IODORSKI ED I TAROCCHI

Messaggioda paris » Wed Sep 22, 2010 2:08 pm

Caro Orfeo,

non voglio fare la parte della peste… :mrgreen: forse non sono così “intelligente” come credi, ma vorrei capire una cosa.
Quando parli di simbolismo depurato da tutte le scorie (??)di astrologia, mitologia, cabala, numerologia a favore di un tentativo di dare dignità ai tarocchi per quello che sono cioè una scuola di vita attraverso il simbolismo, mi spieghi a cosa si appoggia il simbolismo?
Cioè a quale disciplina o discipline fa riferimento? Mi parli di autocoscienza e di autoanalisi, ma che cosa vuol dire?
Prima scrivi che per costruire una casa bisogna iniziare dalle fondamenta e quindi origini storiche strettamente documentate, poi asserisci che il simbolismo dei tarocchi va studiato (concordo) e non si inventa niente, e infine parli di autocoscienza? L'autocoscienza è una forma di sapere interiore e non acquisita dall'esterno… quindi dici tutto e il contrario di tutto? E poi descrivi il caso brasiliano nel tentativo di dare una spiegazione “scientifica” basata sulla frequenza di uscita di determinate carte… scusa non vorrei sembrarti dissacrante, ma francamente è come riferirsi allo studio delle probabilità, e non a qualcosa di certo come vorresti tu. E poi esiste sempre l’eccezione che conferma una regola… se si riesce a stabilire una regola.
In conclusione devo dire che trovo molto interessanti gli spunti di riflessione che offri in questo forum, ma se faccio la mia autocoscienza ed autoanalisi, non riesco a non diffidare da coloro i quali offrono delle spiegazioni “da terzo millennio” basate sull’autocoscienza e a favore di una verifica scientifica.
Mi sembra come un tentativo di spiegare la divina commedia attraverso la geometria …
Perché non si lascia che i singoli maturino il proprio spirito critico attraverso tutti gli studi, invece di privilegiare solo il lato scientifico?
Io abbraccio tutte le teorie e spiegazioni e non ne escludo nessuna perché ho brama di sapere, ma quanto tu dici o non è espresso bene, o è una contraddizione in termini.
Non so… puoi illuminarmi??? :idea: :idea: :idea:

Amichevolmente,
Paris
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Re: IODORSKI ED I TAROCCHI

Messaggioda principe canaglia » Wed Sep 22, 2010 8:19 pm

Attenta Paris alle lusinghe del diavolo!
Il nostro dotto interlocutore perchè, oltre a denigrare le nostre radici, non ci spiega per quale motivo il suo metodo viene definito " del satanista"!
Inoltre sono rimasto un pò spiazzato dal suo proliferare e nel diversificare pagine di dialogo! Conferma probabilmente che il suo unico interesse è la visibilità! Non rispondere a quelli che non determina sufficientemente stimolanti può voler significare che è un manager ottimizzatore: ma in questo contesto avevamo bisogno di uno così?
Quando si vuole conservare un istante, c'è sempre il contributo del caso a rendere il tempo più prezioso! Hi! Hi! Hi
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Re: IODORSKI ED I TAROCCHI

Messaggioda orfeo » Wed Sep 22, 2010 9:40 pm

Amichevolmente amica, se ti affacci dal balcone e guardi verso roma nord vedrai una luce che ti illuminera e chiarira i tuoi quesiti, scerzi a parte, troppa carne al fuoco per cuocere bene, ma aramai siamo in ballo e quindi..
L aquestione dei tarocchi depurati e dove si appoggia il loro simbolismo? senza saperlo hai centrato alla perfezione l'assunto,
I tarocchi non hanno bisogno di appoggi perchè sono nati così, ed il simbolismo insito negli arcani gli è proprio, gli appartiene, quando parlo del terzo millennio (frsae coniata da me) mi riferisco al moderno pensiero tarologico che dice pressapoco così: perchè cercare all'esterno dei tarocchi solo perchè non ne conosciamo la loro esatta origine? abbiamo delle referenze letterarie che ci parlano di trionfi, lamine, minchiate tarocchino ma nessuno di questi testi ci relaziona i tarocchi ad altre discipline, ci parlano dei tarocchi come gioco educativo e successivamente come strumento divinatorio. sappiamo che molti mestatori hanno stravolto e riempito di speculazioni di superstizioni, ma sappiamo anche che oggi abbiamo una altra consapevolezza data dagli studi dalla possibilità di fare un viaggio all'estero se occorre per andare a consultare un testo antico, cosa che fino a cento anni fà era pressochè impossibile e così facendo sbugiardare molti falsi profeti, infine abbiamo i tarocchi, ripartiamo da loro, cerchiamo dentro gli arcani le risposte, stendiamoli sul tavolo e dialoghiamo con loro, essi sono in gardo con il loro simbolismo di analizzare tutti gli aspetti della vita umana senza appoggio astroilogico, cabalistico, numerologico, mitologico e quindi i tarocchi sono tarocchi e basta, rivalutiamoli, amiamoli e studiamoli.
Per quanto attiene alle esperienze brasiliane, devo dirti che la sequenza di carte uscite in ben 5000 consulti, sono qualcosa di più di un calcolo probabilistico, io ci vedo una verità provata, se fossero 50 o al limite 500 sarei con te daccordo, ma 5000 mi sembra un numero più che convincente.
Altra questione da te posta,la divina commedia e la geometria, su un piano diverso posso dirti che i capolavori della pittura rinascimentale sono nati quando si è capito l'uso della prospettiva, o forse qualcuno pensa che quando raffaello ha preso in mano un pennello sono nati i capolavori immortali? e la prospettiva e matematica.
Resterebbe di scrivere sulla questione dell'autoanalisi e autoconoscienza, ma sono stanco, ma ti prometto che presto riscriverò su questo argomento, troppa carne al fuoco come anzidetto.Ciao
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Re: IODORSKI ED I TAROCCHI

Messaggioda paris » Thu Sep 23, 2010 8:56 am

Caro Orfeo,

ti faccio notare che ho centrato l’assunto consapevolmente e non senza sapere, visto che tutta questa discussione verte sui simboli e simbolismo. Non parlo a caso.
Mi permetto inoltre di dissentire da quanto dici perchè è una contraddizione in termini.
Il simbolismo degli arcani è proprio dei tarocchi, ma viene decodificato e spiegato attraverso varie discipline di cui ti ho già parlato e che non sto qui a ripetere per non essere noiosa.
Le discipline a supporto del simbolismo servono a decodificare, a dare un panorama della complessità di ogni lama, del motivo perché si dice una cosa anziché un’altra, servono a riassumere concetti. Che ti piaccia o no, che tu voglia seguire questa o quella scuola.
Senza la spiegazione dei simboli, per usare un esempio a te così caro la T di tabacchi potrebbe significare Treni o quant’altro.
E non mi venire a dire che si spiegano da sé, perché allora entriamo nel campo dell’arbitrarietà, del relativismo, non parliamo più di tarocchi ma di visioni personali che sono valide quanto la mia che nella T vedo Treno.
Tornando alla questione brasiliana, è certamente interessante quello che dici, ma lo estrapoli dal contesto e ne fai una tua regola personale per avvalorare le tue convinzioni.
5000 casi con la stessa sequenza dei tarocchi? Con le stesse storie personali? Oppure un adattamento di questo o quell’arcano a questa o quell’altra storia che mostrano similitudini? Comunque anche se rispecchiassero esattamente la stessa sequenza di carte è sempre un calcolo delle probabilità su milioni di combinazioni, su milioni di storie diverse.
Ed infine la pittura rinascimentale e la geometria ci sta, la divina commedia e la geometria è una forzatura, almeno per quanto riguarda il suo messaggio principale che allude ad una visione morale, storica e letteraria del tempo.
Per concludere caro Orfeo, credo che la ri-valutazione dei tarocchi passi innanzitutto dentro di noi, e che gli stessi ci parlino seconda di quanto abbiamo già percorso sulla strada della loro conoscenza e di quanto ci abbiano maturato e reso consapevoli dei nostri limiti.

Ciao,
Paris
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Re: IODORSKI ED I TAROCCHI

Messaggioda orfeo » Thu Sep 23, 2010 12:28 pm

Paris,tu decodifichi i simboli contenuti in un arcano attraverso altre discipline, quasi che gli arcani avessero bisogno di una specie di traduttore o di una stele di rosetta, ed è la tua visione, va bene ma posso non concordare senza essere accusato di ogni nefandezza?.
E chiaro che chi o coloro che hanno ideato questi benedetti tarocchi fosse a conoscenza della filosoia sicuramente oriunda dal pensiero filosofico greco, anche perchè nel 1200 o 1300 non penso esistessero altre fonti,ed hanno inserito questi simboli non certo creati al momento e certamente preesistenti e condensati in un rettangolo di carta stampata.
Ora come vogliamo leggere i tarocchi? girando un arcano ed avendo accanto libri di astrologia, di cabala, di numerologia e quant'altro'oppure vogliamo rifarci a quello che l'arcano esprime e che ogni persona appena in grado di intendere e volere può leggere senza avere doti medianiche particolari?.
Continuo con i miei stupidi esempi, prendiamo l'arcano 8 la giustizia, che simboli vediamo? una bilancia in analogia a quanto si può vedere in un tribunale o sul biglietto di visita di un avvocato (potenza dei simboli) e chiaro che questa bilancia pesa le nostre azioni e qualora non degne la spada si incarichera di tagliarle.possiamo chiamare questo arcano la legge di causa ed effetto? sei daccordo? penso fino a qui di si, ma vorrei sapere da te che cosa a e le altre discipline possono aggiungere a questo simbolo,non ti sembra che parla e parla chiaro senza supporti estranei?.
I simboli hanno il loro significato al di la di come sono stai creati
e la t di tacaccaio non si può confondere con la t di treno perchè il treno in italia a come simbolo "fs" e non vorrei rischiare di andare a comprare le sigarette in un altra città.
Torniamo pure alla questione brasiliana, ho scritto che si trattava di una ricerca mirata alle carte di corte e ristretta solo a questo e non alle infinite possibilità di consulti in generale e che questo risultato e stato accettato da me che di professione non faccio il cartomante, ma da eminenti studiosi di cui ho fatto i nomi, ma va da se che tu non sei tenuta ad e
accettare nulla anche perchè non conosci le modalità dello studio ricerca e quindi è più che normale.
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Re: IODORSKI ED I TAROCCHI

Messaggioda paris » Thu Sep 23, 2010 1:24 pm

Caro Orfeo,

mi permetto di farti notare che quando ti mettono alle corde diventi permaloso! :D
Ma chi ti ha accusato di ogni nefandezza? Io parlo per me ed esprimo quello che penso, esattamente come fai tu. Anche io esprimo la mia opinione e sarò libera di farlo no? Io non voglio farti cambiare idea, ma ti voglio solo dare spunti di riflessione come tu fai con me.
Come vogliamo leggere gli arcani? Io mi rifaccio al simbolismo senza per questo sentire o avere doti medianiche, mentre tu ti rifai a quello che dice l'arcano (ma non ho capito da cosa lo vedi o da dove lo deduci). Qui sta la differenza fra me e te.
Ti voglio segnalare un libro che a me ha fatto riflettere :Gabriele La Porta, Giordano Bruno. Vita e avventure di un pericoloso maestro del pensiero. Questo libro forse lo avrai letto, non è un'opera omnia, ma contiene due trattati di mnemotecnica.
La mnemotecnica si basava soprattutto sul potenziamento e sul raffinamento della memoria visiva. Occorreva dapprincipio imprimersi nella mente un'immagine opportunamente complessa (una scena pittorica, un paesaggio con figure architettoniche, la pianta di un edificio); poi si collegava, a ciascun elemento di questa immagine, un segmento di ciò che si voleva imparare (un discorso, un ragionamento, o anche un intero libro). In questo modo evocando alla mente l'immagine si richiamavano contemporaneamente i dati a questa connessi. Sembra che grazie a queste tecniche si potessero ottenere risultati sbalorditivi.

Giordano Bruno descrive varie immagini da utilizzare nell'ambito della mnemotecnica. Tali immagini, nel pensiero di Bruno, rivestivano un significato propriamente magico: la loro contemplazione e la loro rammemorazione, lo mettevano in contatto con energie cosmiche primordiali, con la vera essenza delle cose e dell'universo. Nel libro Gabriele La Porta ha chiesto a un disegnatore di realizzare queste immagini sulla base delle descrizioni fornite da Giordano Bruno: i disegni che ne risultano si possono trovare in appendice al suo libro e si chiamano i TAROCCHI di Giordano Bruno. Nulla a che fare con i tarocchi di cui parliamo, essendo 36 lame, 3 per ogni segno zodiacale.

Perchè ti racconto questo? perchè se io guardo quelle lame, a me non parlano e non mi dicono nulla. Ma erano un'enciclopedia del sapere a chi sapeva collegare la più piccola delle immagini o simbolo al contenuto ad esso collegato.
Ecco, secondo me questa dovrebbe essere la chiave per leggere i tarocchi. Conoscerli, amarli come dici tu e farli parlare attraverso il simbolismo.

Io ti ringrazio tanto Orfeo per i tuoi interventi, anche se la pensiamo diversamente trovo interessante la discussione per le riflessioni che da essa scaturiscono. I tarocchi per me sono un hobby, anche io svolgo un'altra professione per la quale l'apertura mentale è fondamentale ... sennò non potrei farla.

Ciao,
Paris

PS: L'arcano della Giustizia è fra le carte meno simpatiche per me... potrei aggiungerti la visione di Camoin e a quali altre discipline si può fare riferimento per ampliarne il significato.Sempre se ti interessa...
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Re: IODORSKI ED I TAROCCHI

Messaggioda orfeo » Thu Sep 23, 2010 3:01 pm

va bene sono permaloso anche su uso il termine femmina anzichè donna, ma per favore sotterriamo l'ascia di guerra e passiamo ad altro argomento perchè non mi riesce di farti stare nel punto e sviluppare una analisi, il punto è come si legge un simbolo e tu te ne esci con Giordano Bruno, ma perchè non possiamo stare su un arcano? scegli tu quale non importa quale e vediamo se parla o meno, ti ho fatto l'esempio della giustizia che come simbolo principale presenta una biancia ed una spada, e mi sembra leggibilissimo come simbolismo ti ho poi chiesto che cosa si potrebbe aggiungere con l'appoggio di altre discipline, continuo a pensare che esprime una legge, quella di causa ed effetto, che esprime un piano mentale di intransigenza, di rigore, pragmatismo,ricerca di verità e giustizia incondizionata. Sul piano sentimentale esprime distacco, freddezza, intolleranza,ridefinizione di una relazione già che è il numero otto e quindi si riferisce ad una relazione già in corso da tempo.
Sul piano spirituale esprime disciplina,equilibrio, molta cautela ed attenzione a se stessi.
Questo e quello che esprime il simbolismo della giustizia, ma nulla vieta a nessuno di vederci altro, ma secondo te stravolgendo l'attributo simbolico si starà leggendo una lamina o facendo altro? bene Paris questo è il cuore della discussione, leggere una lamina e il simbolismo che porta in se o usare un arcano per liberare la propria creativita' e la fantasia? come possiamo essre sicuri che stiamo leggendo quello che un arcano esprime? so bene che mille e più persone diranno, questo arcano per me dice questo e quest'altro ma allora chi ha ideatoi tarocchi perchè li ha infarciti di simboli? poteva tranquilla mente creare un altra immagine o allegoria come avviene nelle sibille, quindi cara Paris dobbiamo rispettare i simboli di un arcano oppure pensare che si possono tranquillamente eludere?
Ti ringrazio per il consiglio relativo al libro di Giordano Bruno, lo cercherò e lo leggerò anche perchè ammiro Giordano ed il suo essre eretioc rispetto all'ordine precostituito.
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Re: IODORSKI ED I TAROCCHI

Messaggioda paris » Thu Sep 23, 2010 3:48 pm

Ciao Orfeo,

ma ti rendi conto che stiamo dicendo la stessa cosa? :D :lol:
L'unica differenza che io "rimando" il simbolismo palese e quello nascosto a una spiegazione storica, o religiosa, o esoterica...
Cioè come tu dici ho una specie di stele di Rosetta per decodificare tutto quello che viene racchiuso in un arcano.
Allora un'altra importante differenza è che io adopero i tarocchi di Marsiglia restaurati, quelli di Jodorowski e di Camoin per intenderci, che a simbolismo, al di là di quello palese ne hanno tanto e sono diversi da quelli di Wirth che usi tu.
Per esempio la Giustizia nei tarocchi di Wirth non ha la piuma; a livello di lettura si può fare riferimento al primo livello dei codici Camoin, quindi la Giustizia è una Dea Egiziana, Maat, raffigurata con il simbolo della piuma . Maat è l’incarnazione della Giustizia. La sua piuma costituiva il contrappeso del cuore sulla bilancia interpellata da Anubis durante il giudizio di Osiride. Se il cuore era leggero come una piuma l’anima poteva proseguire il suo viaggio. Nei tarocchi c’è il parallelismo con La Giustizia raffigurata nella mitologia greca con la bilancia e la spada e gli occhi bendati.
La Giustizia è bendata perché non ha bisogno di vedere, perché vede con il terzo occhio posto sulla fronte. Nei tarocchi è quello che si vede sul cappello della donna raffigurata.
Per ragioni di brevità di dico che nello schema Camoin 3x7 la Giustizia fa parte della seconda fila di sette carte degli arcani maggiori. A questo punto il discepolo (Il Matto) che ha intrapreso il cammino sceglie se reincarnarsi o no sulla terra. Se sceglie di farlo sale nella fila intermedia e va verso il BODHISATTWA.
Secondo la tradizione buddista il Bodhisattwa è colui che decide di reincarnarsi per aiutare gli esseri umani e far sì che raggiungano l’illuminazione.
Nella Giustizia c’è il concetto del DHARMA. Il Dharma è l’aderenza alla legge cosmica universale. Panicar ha definito il Dharma ciò che sorregge e sostiene i popoli (l’ordo cioè l’ordine della realtà.
Per gli induisti il Dharma è la religione stessa, la legge cosmica che regola il nostro universo. Dharma è l’azione giusta secondo la legge cosmica.
La parola chiave è GIUSTO secondo le leggi più elevate. C’è anche l’idea che per essere giusti bisogna essere al di sopra delle parti.
Giustizia è la scelta fra ciò che è giusto e ciò che non lo è.
Con questa carta il mentale viene posto in evidenza. La bilancia serve ad equilibrare il pensiero, quindi altra parola è EQUILIBRIO.
E’ anche la carta della PSICOLOGIA e della PSICOLOGA. La bilancia contiene anche l’idea del commercio oppure può rappresentare un tribunale. Etica del momento.
La corda della giustizia è libera.
La carta al rovescio indica che il mentale non è retto, che non è centrato sui suoi giudizi.
NON GIUSTO, DONNA CASTRANTE, ECCESSO/DIFETTO DI AUTORITARISMO.
Poi esistono altri livelli di codici con ulteriori spiegazioni sullo stesso arcano. E' un insegnamento universale che non si limita all'interpretazione intuitiva. Chiaramente quanto sopra fa parte di un discorso molto approfondito, impossibile da spiegare nel forum, ma è solo per darti un'idea dello spazio che Camoin dà ai tarocchi.

Allora tu ti senti soddisfatto del tuo metodo ed io del mio. Sono diversi e non possono incontrarsi, ma chiacchierarne è bello!

Alla fine ci unisce una cosa... la passione per i tarocchi!!! :D

Ciao!
Paris
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Re: IODORSKI ED I TAROCCHI

Messaggioda orfeo » Thu Sep 23, 2010 7:39 pm

Si, forse diciamo le stesse cose ma adesso capisco meglio i tuoi riferimenti esoterici, peccato che i tarocchi non hanno nulla a che fare con l'egitto o l'induismo o altre discipline, tutti questi riferimenti non hanno cittadinanza negli arcani e questo sta nella storia, che non è scritta da me, mi sembra di rileggere Court De gebellin o Etteila, dovrei rimandarti al mio post iniziale ma non vorrei dover ricominciare tutto da capo, mi basta così.
Una curiosità, quando mai ho scritto che uso i tarocchi di Wirth?
Si hai ragione, è comunque bello dialogare di tarocchi.
Ciao Nanni
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Re: IODORSKI ED I TAROCCHI

Messaggioda principe canaglia » Thu Sep 23, 2010 8:17 pm

L'uso di questi esercizi apparentemente "inutili" è stato vivamente raccomandato da William James in questi termini:
Mantenete viva in voi la facoltà di compiere degli sforzi facendo dei piccoli esercizi quotidiani inutili, vale a dire, siate sistematicamamente eroici ogni giorno nelle piccole cose superflue; un giorno si e un giorno no fate qualche cosa per la semplice ragione che è difficile e che preferireste non farla, così quando suonerà l'ora crudele del pericolo, non vi troverà debole o impreparato. Questo tipo di autodisciplina è simile all'assicurazione che si paga sui beni e sulla casa. Pagare il premio non fa piacere e può darsi che non debba mai servirci, ma se la casa dovesse andare a fuoco, l'averlo pagato ci salverebbe dalla rovina. nello stesso modo, l'uomo che giorno per giorno, con costanza, si è abituato a concentrare l'attenzione, a usare deliberatamente la sua energia, per esempio, per non spendere denaro per cose di cui non ha bisogno, sarà ripagato dallo sforzo fatto. Se si verificano dei disastri, egli rimarrà fermo come una roccia anche se circondato da tutte le parti dalla rovina, mentre coloro che si trovano nella stessa situazione sono spazzati via come pagliuzza nel setaccio.
Tanto dovevo!
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Messaggioda orfeo » Fri Sep 24, 2010 8:24 am

Vedo un tuo scritto, ma non riesco a tradurlo, ho provato con il traduttore di Gogle ma niente da fare, se hai un pò di pazienza, sto cercando un traduttore dalla tua lingua all'italiano e quando riuscirò a capire ciò che scrivi, risponderò.
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Re: IODORSKI ED I TAROCCHI

Messaggioda Lunablu » Fri Sep 24, 2010 8:47 am

Ciao Paris, dopo aver letto quanto scrivi la mia stima e considerazione di te, che già prima erano alte, sono aumentate cosiderevolmente. Sono davvero onorata di conoscerti e spero di incontrarti ancora in futuro. Un affettuoso abbraccio. Lunablu
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