una parte della mia famiglia d'origine vive nella mia stessa città, ma ho difficoltà ad avere con loro dei rapporti normali, anche se capisco che la parola "normali" è un po' vaga. i miei genitori, come spesso accade, erano il punto di riferimento di tutti noi, il tramite a volte fra noi. ora che da più di un anno non ci sono più, mi trovo ad essere sempre io a cercare gli altri e raramente avviene il contrario. non voglio misurare i rapporti con la bilancia, però è vero che io sono quella che telefona, che va a trovare, mentre gli altri sono sempre giustificati dal fatto che hanno tanto da fare, ma di certo anch'io lavoro e ho famiglia...molto spesso, anche quando erano ancora vivi i miei, ho invitato a casa mia parenti, per pranzo, cena e quant'altro, ma raramente sono venuti. ora avrei bisogno di aiuto, magari con le bambine, ma non oso chiedere un po' per orgoglio, un po' perché vedendo certi comportamenti capisco che sarebbe un no. però questa cosa mi fa male e porta tensione nella famiglia che mi sono costruita. allora penso che anch'io sbaglio che forse dovrei fare, dire qualcosa di diverso, ma non trovo il modo, mi sembra che non ci siano possibilità e mi sento così ferita che a volte non ne voglio più sapere di nessuno. la situazione è davvero questa o sono io che la vedo male?