da angelina00 » Wed Jan 22, 2014 5:53 pm
Ciao BBlue6,
intanto ti ringrazio per avermi dedicato tempo.
Ti racconto brevemente ma tutto quello che può aiutarti a capire.
Io e lui abbiamo avuto una storia bellissima per oltre tre anni, alla luce del sole, entrambi liberi, mai sposati, senza figli, entrambi viviamo con le famiglie di origine.
Durante questi tre anni sono emerse una serie di difficoltà da parte sua ad accettare la mia indipendenza, era molto geloso dei rapporti interpersonali e comunque professionali. A causa della sua gelosia, a volte ho mentito (bugie del tipo sto tornando a casa, invece ero in riunione ancora a lavoro). Purtroppo, anche se ero in riunione con un uomo o collega, era sempre un problema. Le mie bugie sono state di sopravvivenza. E lui puntualmente le scopriva.
Da parte mia, invece, mi sono resa conto che il suo legame con i suoi era troppo "stretto": i suoi lo controllano e lo condizionano in tutto.
Eravamo ad un passo dalla convivenza: lui ha comprato casa e da quel momento è stato un inferno.
Anzichè chiedere consigli a me sulla ristrutturazione (in fondo la casa sarebbe stata la NOSTRA casa), ha deciso tutto (ma proprio tutto) con sua madre e suo padre i quali avendogli prestato una somma notevole, hanno ritenuto di essere comproprietari.
Purtroppo, siccome non avevo un reddito cospicuo, non ho potuto accedere ad un mutuo e tutto questo è stato usato contro di me per farmi sentire inadeguata a lui.
A luglio del 2012 ci siamo presi una pausa di riflessione. Lui ha preso a frequentare anche un'altra persona e a quel punto (eravamo a dicembre 2012) l'ho mandato a quel paese.
A gennaio 2013 è cominciato il periodo più brutto della mia vita: tornava e se ne andava, si riavvicinava tre giorni e non lo sentivo per altri dieci.
Fino a quando, ad agosto, gli ho detto che se voleva vedermi ancora, dovevamo capire se la storia poteva ricominciare altrimenti non era proprio il caso.
Mi ha chiesto ancora tempo e verso la metà di settembre si è detto pronto a rifrequentarmi.
Quando dico senza vincoli, intendo dire che io avevo bisogno di ritrovare la fiducia in lui, di superare il tradimento e di capire se fossi in grado di superare questo dolore.
Stessa cosa per lui: doveva tornare a credere in me, pur ritenendo che le mie ferite non erano paragonabili alle sue.
Da settembre ai primi di gennaio, non ci siamo visti con continuità, ci siamo sentiti spesso durante il giorno ma ci siamo visti la sera poche volte (anche a causa di problemi che lui dice di avere e dei quali oggi comincio a dubitare).
Però sembrava che stavamo ritrovando la voglia di ridere assieme: certamente non mancavano momenti di confronto in cui manifestavo il mio malessere.
Poi, come accennato, a seguito di una discussione, il silenzio e poi il messaggio.
Grazie ancora per il tuo tempo.
Un carissimo abbraccio.