da linus309 » Wed Jun 23, 2021 9:52 pm
Buona sera Luce. Grazie per la tua disponibilità. Mi risuona la prima parte, dove dici che questa rigidità l'ho presa da mia madre, persona poco affettiva fisicamente e iper critica. Mi risuona, che la mia rigidità, è anche di protezione, ma costruita nel tempo, dopo le diverse cattiverie ricevute. Mi sono allontanata ancora di più da quello che era il mio 'sentire'. Mi risuona che le persone mi percepiscano poco morbida, ma perché non lo sono di natura. Ma questo è dovuto più ad una veridicità di fondo, e a quella razionalità di cui abbiamo parlato, più che l'atteggiamento, so tutto io. Sono poco diplomatica, quindi quando una cosa è palese non sono commerciale. Ma non riesco ad essere falsa. Al contrario l'educazione, la disponibilità è la gentilezza sono caratteristiche che mi hanno sempre riconosciuto, ma che le persone hanno scambiato per sciocchezze e quindi poco adatte all'ambiente di lavoro di cui faccio parte o troppo noiose. Alla fine non mi sento accettata nea mia natura. Le persone vogliono il sorriso ipocrita, non il rispetto. Il rapporto che descrivi con il mio compagno forse intendi che vorrebbe qual una che lo amasse. Perché come ti ho scritto, i nostri rapporti ormai sono fraterni da tempo e non penso che riuscirei a vederlo diversamente solo costringendomi ad un atteggiamento che in questo mo3non sento naturale. Quindi mi sento un po' nel mezzo in questa lettura. Sicuramente ho capito male io. In più penso di aver chiesto in modo sbagliato. Quando parlo di centratura per me è come vedere quale persone che fanno un lavoro dove sono loro stessi e quando sono fuori continuano ad essere loro stessi e sono contornati D amore e amici che liamano perché sono loro stessi. Tanto che non sono mai soli, nemmeno quando sono fisicamente soli. Qualche volta ti volti e trovi una cosa, la provi e scopri che sei super talentuoso. Ma fino ad ieri non lo sapevi. Io non so più cosa mi piace. Non so più chi sono e non so più dove devo andare. So solo che qui è in questo modo non ci voglio più stare. Ma non so più quale direzione devo prendere. E più vado avanti più lo spessore dell'armatura aumenta, ma è solo per sopportare il senso del dovere e per non farmi schiacciare da questo senso di inutilità e disagio. Io sono gentile Con le persone e onesta, ma ormai sono sola. In più tutte le volte che scelgo una direzione, in questo momento faccio più danno, perché in realtà è a caso. Devo veramente rompere questa spirale di poco amore, ma in questo momento mi occorre qualcosa di più forte che non riesco a vedere. Come posso impostare la domanda? Grazie