by Neo » Mon Jul 05, 2010 8:48 am
L'immagine "utopica" di uomo che mi piacerebbe diventare è molto "semplice"( ma al tempo stesso mi sembra molto difficile").
Le parole migliori che trovo per descriverla sono quelle che Sandor Marai utilizza in un suo romanzo:
".....Un uomo che non vuole dimostrare nulla alzando la voce e facendo risuonare la spada, che non canta come un gallo e non pretende una tenerezza diversa da quella che è in grado di offrire, che nelle donne non cerca né madri né amiche e non corre a rifugiarsi tra le braccia dell’amore o dietro le sottane delle femmine, un uomo che vuole soltanto dare e ricevere, senza fretta e senza avidità, perché ha dedicato l’intera esistenza, ogni sua fibra, ogni barlume della sua coscienza e ogni muscolo del suo corpo al richiamo imperioso della vita: un uomo simile è un fenomeno estremamente raro. Perché c’erano uomini molli e bisognosi di affetto materno, ce n’erano di vacui e fanfaroni che gonfiavano il petto e si mettevano in posa per declamare i loro sentimenti nei confronti delle donne, e altri che erano indifferenti e noiosi – nessuno di questi era l’uomo giusto. E poi i vanitosi che non si preoccupavano affatto della donne, ma badavano soltanto alla propria bellezza e ai propri successi. E infine gli spietati che si accostavano alle donne come ci si accosta a un nemico, come fanno gli assassini, con un sorriso mellifluo sulle labbra e il pugnale nascosto sotto le falde del mantello. Ogni tanto, ma molto di rado, capitava anche di incontrare un uomo."
Oppure quella delle poesia " If " di Rudyard Kipling:
Se riesci a non perdere la testa, quando tutti intorno
La perdono, e se la prendono con te;
Se riesci a non dubitare di te stesso, quando tutti ne dubitano,
Ma anche a cogliere in modo costruttivo i loro dubbi;
Se sai attendere, e non ti stanchi di attendere;
Se sai non ricambiare menzogna con menzogna,
Odio con odio, e tuttavia riesci a non sembrare troppo buono,
E a evitare di far discorsi troppo saggi;
Se sai sognare - ma dai sogni sai non farti dominare;
Se sai pensare - ma dei pensieri sa non farne il fine;
Se sai trattare nello stesso modo due impostori
- Trionfo e Disastro - quando ti capitano innanzi;
Se sai resistere a udire la verità che hai detto
Dai farabutti travisata per ingannar gli sciocchi;
Se sai piegarti a ricostruire, con gli utensili ormai tutti consumati,
Le cose a cui hai dato la vita, ormai infrante;
Se di tutto ci che hai vinto sai fare un solo mucchio
E te lo giochi, all'azzardo, un'altra volta,
E se perdi, sai ricominciare
Senza dire una parola di sconfitta;
Se sai forzare cuore, nervi e tendini
Dritti allo scopo, ben oltre la stanchezza,
A tener duro, quando in te nient'altro
Esiste, tranne il comando della Volontà;
Se sai parlare alle folle senza sentirti re,
O intrattenere i re parlando francamente,
Se né amici né nemici riescono a ferirti,
Pur tutti contando per te, ma troppo mai
nessuno;
Se riesci ad occupare il tempo inesorabile
Dando valore a ogni istante della vita,
Il mondo è tuo, con tutto ci che ha dentro,
E, ancor di più, ragazzo mio, sei Uomo!
Grazie Persea. Mi impegnerò a far girare la ruota e a far pulizia con le lame.....Un abbraccio