Tutti possono leggere i tarocchi, non occorre essere figlio di mago o di strega, fratello di sensitivo, nipote di indovino ecc. ecc.. una cosa importante è il fatto che chi e veramente sensitivo “sente” e non ha bisogna ne di carte e neanche di sfere di cristallo.
Nella mia vita i veri sensitivi che ho conosciuto e di cui ho sentito parlare non arrivano alle dita di una mano, a meno che parliamo di sensitivi da call center di cartomanzia.
In verità non occorre nessuna dote particolare, neanche l’intuito di cui si sente spesso dire, forse sensibilità ed esperienza di vita per adattare la risposta degli arcani al caso specifico.
Leggere i tarocchi significa decodificare dei simboli contenuti in ogni arcano, se cercate una farmacia e vedrete la insegna croce verde o rossa l’avete trovata, stessa cosa se cercate un tabaccaio, quando trovate la tabella nera con la “ T “ avrete le sigarette, se cercate la metropolitana, una “M “ rossa vi dice che ci siete e quindi se vedete l’insegna con la T AVETE TROVATO LA TABACCHERIA E NON UNA FARMACIA.
E questa la lettura dei tarocchi, se invece si usano i tarocchi per stimolare improbabili qualità sensoriali, semplicemente si sta facendo un'altra cosa, che possiamo chiamare in molti modi ma NON leggere i tarocchi.
Ma il problema si trova nella lettura appunto, come quando si va a scuola e si comincia con le aste e poi con le lettere, con i tarocchi è lo stesso, occorre apprendere a leggere il simbolismo che si trova raffigurato in un arcano e dopo apprendere come ogni arcano interagisce con gli altri.
Tutto in un arcano e da leggere, gli oggetti raffigurati, lo scudo dell’imperatore, il tavolo e gli strumenti del mago, la bilancia della giustizia, l’acqua raffigurata in diversi arcani, i personaggi ora vestiti ora nudi come nelle stelle, l’orientamento delle figure se guardano a destra, sinistra o al centro, alcuni ornamenti degli arcani minori, il colore ed infine il numero che inserisce l’arcano in una struttura numerica precisa e matematica e ci dice come ogni arcano interagisce con i restanti,
Occorre poi conoscere le strutture con cui si organizzano gli arcani, struttura binaria, ternaria, settennaria e quaternaria per quanto riguarda gli arcani minori la collocazione degli arcani di corte d il posizionamento dei minori, tutto risponde ad una organizzazione ben specifica e che purtroppo in Italia pochissimi conoscono a causa della carenza dell’editoria in questo settore.
Certo tutti leggono le carte, ognuno di noi guardando un arcano può dire “per me significa questo o quest’altro ” si può usare l’intuito ed adattare alla domanda quello che si vede, ma NON è leggere
I tarocchi, possiamo chiamarlo in mille modi, ma come scritto sopra, negli arcani non c’è da inventare nulla, se si usa il termine “leggere” occorre attenersi a quello che il simbolismo ci dice, tutto il resto, è un’altra cosa.