Come diceva Antenoride in altro post, diciamo che hai “solo” 50 anni
; modificare il linguaggio permette di uscire dai concetti autolimitanti (Papessa al rovescio) che ovviamente impediscono anche di individuare la natura essenziale dell’essere e il suo scopo in questa incarnazione, ovvero il Dharma…
In queste Lame come puoi vedere abbonda il concetto della dualità, del numero 2. Non per essere pignola, ma penso sia utile meditare le Lame visivamente perché restino in memoria: Giudizio, Luna, Temperanza, Carro, Innamorato, Stella raffigurano due elementi dello stesso genere, 2 personaggi, 2 animali, 2 anfore e così via; l’unica che non ha due simboli uguali è la Papessa, tuttavia rimanda al 2 come numero e grado.
Inoltre, al concetto del numero 2 si aggiunge sempre un elemento centrale, sia esso Angelo, Sole, Luna, personaggio del Principe, ecc. Perciò tutto lascia intendere che l’Essenza si realizza nell’integrazione, nell’Unità.
Bene. Facciamo la somma delle Lame del piano inferiore (20+18+14+2+7) = 61 = 7 Il CARRO, perciò abbiamo l’indizio che sul piano terrestre la tua essenza si esprime con questa Lama che oltretutto appare diritta a fine frase al Futuro e che rimanda all’attività, all’azione, al movimento ma soprattutto al concetto di guida consapevole della propria vita, controllando le energie.
Una volta che hai capito come gestire le due polarità maschile e femminile, sul piano intermedio la somma Innamorato-Stella ci dà il numero 23 = 5 Il PAPA che rappresenta la capacità di gettare un ponte tra due mondi, di comunicare tra piano divino e piano umano, perciò di unire.
Potremmo concludere che il tuo Dharma, il tuo Essere profondo in questa vita vuole realizzarsi integrando le forze vitali, conciliandole, affinché il due si risolva nell’Uno, ovvero nell’unione di te stessa in prima istanza (Temperanza) e nell’unione col mondo esterno, attraverso una comunicazione dinamica, piena di attività, e che appartiene al Carro vincitore
Che ne dici?
"Queste tre cose durano: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità".
S. Paolo (I Corinzi 13.13)