Cara Barumira,
che piacere rileggerti!! Mi conforta quello che dici, anche se soprattutto quando ho fatto il tiro non pensavo affatto che potesse essere così positivo. Per questo mi ha sorpreso e mi sono presa del tempo per risponderti. Come hai detto bene, abbiamo attraversato un lungo periodo fatto di litigi e incomprensioni, ora c'è quiete, ma silenzio anche. Però sento, e in questo senso ho percepito quella torre, che siamo allo scoperto, che non si può più nascondere nulla, che non si possono più celare i sentimenti e le reali intenzioni. Per il momento però me ne sto al posto mio, metto distanza, guardo la situazione da lontano cercando di mantenere il distacco. Non voglio più essere ferita, né voglio più ferire. Va bene così, per ora.
Ho deciso di farmi un viaggetto, andrò dalle sue parti ma non gliel'ho ancora detto. Non voglio "investire" in un incontro con lui, voglio vivermi questo viaggio come momento di chiusura definitiva di alcune pagine della mia vita. In passato ho vissuto quei luoghi in maniera intensa, mi sentivo a casa, investivo in un mio trasferimento per un lavoro prestigioso lì, un cambiamento che desideravo molto. Poi non ho avuto il lavoro e ho rinunciato al mio sogno di trasferirmi, così la delusione ha trasformato una città meravigliosa in un luogo di sofferenza e tristezza.
In quegli anni costruivamo anche la nostra bella amicizia e la nostra relazione. Non ho pensato molto alle difficoltà che il nostro rapporto avrebbe potuto avere con la distanza, tanto con lui avrei potuto (come è stato) vedermi qui dove sono che è anche casa sua! Ma incontrarsi solo per brevi momenti inevitabilmente ha tolto la presenza, la quotidianità, incrinato la conoscenza, rendendoci a volte ostili, sgraditi.
Per fortuna sono venute a galla tutte le difficoltà e le contraddizioni di porre un veto a un luogo, di portare avanti una storia a distanza e ora eccomi qui a cercare di chiudere definitivamente con quegli ostacoli che solo io mi sono creata.
Non sarei onesta a dire che non c'entra anche lui in questo simbolico superamento e avanzamento, lui vive lì, è lì. Una convivenza, un figlio, presupporrebbero il trasferirsi di uno dei due, e come dicevamo nel vecchio post è più probabile che sia io a farlo che non lui.
L'attuale distanza tra me e lui mi rende però restia a credere in un momento gioioso e pieno d'amore, ma sono sicura che questa mia scelta mi porterà solo tanto tanto bene. E' un atto d'amore che compio innanzitutto per me.
Grazie per il bell'anima, gradito molto davvero.
E grazie per la tua disponibilità e dolcezza.
Un abbraccio.