rispondo alle tue curiosità intellettuali, dicendoti che il termine gioco sacro è stato coniato nell’antico mondo Ellenico per indicare gare sportive o musicali durante eventi religiosi. Questo solo per sottolineare che il gioco è un operatore di ogni cultura il cui mondo appartiene al medesimo del sacro.
Qualsiasi gioco crea uno spazio magico entrando nel quale si sospendono le regole e i modi della vita quotidiana. Nelle molteplici definizioni del termine sacro, c’è quella che definisce sacro ciò che attiene allo spirito (non tu!! Ah! Ah!
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E’ ovvio che quello dei tarocchi è un gioco magico, ma tutti i giochi lo sono! “Magico” è una forma di conoscenza e un modo d'affrontare la realtà che ritroviamo in qualunque tipo di società. Quando la realtà circostante riproduce incertezze e paure che minano la vita collettiva, quando occorre riappropriarsi della realtà che ci è ostile e dominarla, si ricorre all'unica forza incondizionata che si avverte in sé, quella del pensiero. Proiettando e oggettivando questa forza attraverso rituali, simboli e segni, si riproduce il fenomeno magico, che è la forma primitiva di riappropriazione della realtà .
Questa forma di riappropriazione della propria realtà può passare attraverso la psicologia, la religione, l’esoterismo o quant’altro, dipende dal bisogno che ognuno di noi sente di scavare dentro di sé, di spiegarsi delle cose, in pratica di dare una giustificazione più o meno razionale, o più o meno magica al nostro quotidiano.
Ho i miei dubbi che questo possa essere fonte di pericolo per chi è sano di mente, ma certamente in una mente squilibrata può creare pericoli.
Grazie anche a te dell’attenzione!!