paris a écrit:Ciao a tutti,
i tarocchi sono un gioco sacro, ma tali rimangono (gioco) e non sono pericolosi.
Sono uno strumento che può aiutare nella meditazione, nella riflessione, ma non mi sembrano uno strumento di potere se rimangono nell'ambito del gioco e non di quello di fare le "Cassandre" della situazione.
Il nocciolo della questione è sempre nel fine dell'uso dei tarocchi. A fin di bene per aiutare gli altri o per scopi personali?
A me personalmente, la lettura dei tarocchi stanca moltissimo. Alla fine mi sento spossata e non piena di forze, ma questo dipende da quanto facciamo entrare in noi, da quante energie consumiamo.
Dopo il corso di tiraggio con Camoin, ci ho messo due giorni per riprendermi... e ti assicuro che ero in posizione "di riposo", perchè cercavo di seguire solo le sue intuizioni e i suoi percorsi mentali, quindi non c'era coinvolgimento attivo.
Credo anche che dobbiamo essere noi a comprendere i nostri limiti e a staccare la spina. Per quanto mi riguarda ci sono giorni in cui i tarocchi non entrano nel mio quotidiano, perchè sento di dover fare molte altre cose altrettanto interessanti.
Ma per tornare alla tua questione, questo alone di magia o capacità ultrapsichiche cui sarebbero responsabili i tarocchi, con conseguente "pericolo", a me sa tanto di caccia alle streghe... francamente mi fa un pò sorridere...
Ovviamente è solo la mia opinione!
paris a écrit:Ciao a tutti,
i tarocchi sono un gioco sacro, ma tali rimangono (gioco) e non sono pericolosi.
Sono uno strumento che può aiutare nella meditazione, nella riflessione, ma non mi sembrano uno strumento di potere se rimangono nell'ambito del gioco e non di quello di fare le "Cassandre" della situazione.
Il nocciolo della questione è sempre nel fine dell'uso dei tarocchi. A fin di bene per aiutare gli altri o per scopi personali?
A me personalmente, la lettura dei tarocchi stanca moltissimo. Alla fine mi sento spossata e non piena di forze, ma questo dipende da quanto facciamo entrare in noi, da quante energie consumiamo.
Dopo il corso di tiraggio con Camoin, ci ho messo due giorni per riprendermi... e ti assicuro che ero in posizione "di riposo", perchè cercavo di seguire solo le sue intuizioni e i suoi percorsi mentali, quindi non c'era coinvolgimento attivo.
Credo anche che dobbiamo essere noi a comprendere i nostri limiti e a staccare la spina. Per quanto mi riguarda ci sono giorni in cui i tarocchi non entrano nel mio quotidiano, perchè sento di dover fare molte altre cose altrettanto interessanti.
Ma per tornare alla tua questione, questo alone di magia o capacità ultrapsichiche cui sarebbero responsabili i tarocchi, con conseguente "pericolo", a me sa tanto di caccia alle streghe... francamente mi fa un pò sorridere...
Ovviamente è solo la mia opinione!
Gabry a écrit:Ciao Spirito... la testa sempre in movimento ce l'hai, eh?
Ma almeno tu pensi, tesoro...
Sulla questione "gioco sacro" l'accezione è molto ampia... forse potresti fare una ricerca sul termine "Lila" che nell'induismo sta a indicare il "gioco divino" della Manifestazione, quale attributo dell'Assoluto, di per sé non qualificato, ma dal quale tutto è emanato.
La tua amica... Pesce (estinto)...
Gabry a écrit:Se pensi a un Dio fuori di noi, sì. Ma se pensi che una scintilla della sua Magnificenza è dentro ognuno di noi, allora non c'è separazione. Siamo noi che giochiamo, nel bene e nel male, per conto di Colui che gioca
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