Cara pescidoppio,
per la verità è un suo silenzio (che penso di riflessione) che motivava il mio tiraggio; magari non si farà più sentire...chissà?
Sarebbe un peccato, è un uomo molto intelligente, in grado di offrire molti stimoli, e indipendente...insomma uno con il quale è piacevole parlare e confrontarsi e molto semplice sul piano affettivo, senza troppe sovrastrutture...esattamente come piace a me; stiamo a vedere.
Riguardavo i due tiraggi, mi sembra che in entrambi domini il tema del 2, del doppio, (meno della coppia). Trovo quindi che questi tiraggi parlino veramente di noi: a parte il fatto che io sono una Pesci e lui è un Gemelli, è vero che qualcosa ci ha unito immediatamente, ci ha fatto sentire "simili" al di là di percorsi, stili, concezione di vita molto diversi. E' come se questa duplicità ci unisse e, per questo, ognuno cercasse di sfuggirla, dovendo preservare e riaffermare, a fronte di ciò, la propria indipendenza e unicità.
Riflettevo in particolare sul "Pendu" e la sua giubba a colori alternati rosso e giallo (sarà perchè tifo per la ROMA?
), mi sembra che sia l'unico arcano "vestito" così. Penso che il doppio dei gemelli stia ai tronchi affiancati, quanto il doppio dei pesci stia all'intreccio dei colori della giubba.
Anche altro, del resto, ricorda nel Pendu i Pesci: il XII; i due tagli (lune) uno verso l'alto, l'altro verso il basso, nelle tasche; il rilievo che hanno i piedi, nella figura.
E se la staticità/arresto del Pendu è funzionale ad acquisire/realizzare una diversa e creativa prospettiva sul mondo, credo che questo non sarebbe possibile se non, da un lato, "sintetizzando" a proprio interno gli opposti, le contraddizioni, la duplicità del mondo materiale, dall'altro poggiandosi (appendendosi, annodandosi, reggendosi) su un perno immateriale (il nodo), reso possibile da un doppio, che non è duplicità, ma equilibrio (i due tronchi).
E se c'è movimento, innovazione, liberazione, e leggerezza nel Pendu, per volontà del Pendu, questa è simboleggiata nell'incrocio della gamba non annodata dietro l'altra.
Intendo dire che se dal Pendu (per il momento rovesciato) dovessi trarre un'indicazione su come vivere questo rapporto per risolverlo, direi che uno dei due dovrebbe scegliere di poggiarsi, attingendo energia, sostanzialmente al vuoto, o a se stesso, e l'altro, in piena libertà, dovrebbe scegliere di incrociare a questa scelta la sua. Penso inoltre che i ruoli debbano essere continuamente intercambiabili.
Questo è quello di cui dovremmo parlare, chissà se ne matureranno tempi e circostanze, come tu dici; questo comunque riporterebbe l'Appeso nella sua posizione normale, realizzandolo.
La vedo di dura ma, mi sembra, il messaggio è che non mi resta che "attendere", che poi significa appunto, secondo l'etimologia latina, "tendere a" e, in un senso forse più affievolito...desiderare.
Un abbraccio,
Angela